Dave Burrell & Ararat Orchestra – Novara, gennaio 2018

773
Dave Burrell e Ararat Ensemble Orchestra, Novara Jazz 2018
Dave Burrell e Ararat Ensemble Orchestra, Novara Jazz 2018

Dave Burrell & Ararat Orchestra – Novara Jazz, Auditorium Civico Istituto Musicale Brera – 20/01/2018

La quindicesima edizione di Novara Jazz costituisce l’ennesima prova che una programmazione coraggiosa, incentrata sul jazz di avanguardia e avulsa dal normale circuito commerciale, può essere vincente e conquistare sempre più l’attenzione del pubblico.

Proprio nel giorno in cui Corrado Beldì e Riccardo Cigolotti hanno ricevuto dalla pubblica amministrazione la medaglia di “Novaresi dell’Anno” si è svolto uno dei concerti di punta della ricca stagione invernale. Di scena il pianista Dave Burrell con l’Ararat Ensemble di Pavia.

Beldì e Cigolotti, Novaresi dell'anno
Beldì e Cigolotti, Novaresi dell’anno

Questa formazione, guidata dal batterista Nicola Arata e composta soprattutto da suoi giovani allievi, sa cavalcare in autonomia il delicato equilibrio tra musica scritta e improvvisazione e può vantare importanti collaborazioni e conductions, oltre a quella di Burrell: Karl Berger, William Parker, Giorgio Pacorig, Riccardo Fassi, Libero Mureddu e tanti altri.

Dave Burrell e Ararat Ensemble Orchestra, Novara Jazz 2018
Nicola Arata – Ararat Ensemble Orchestra, Novara Jazz 2018

La collaborazione tra questo ensemble e Dave Burrell è nata dieci anni or sono, quando il pianista, dopo un felice incontro con il gruppo, consegnò la partitura della sua imponente composizione Windward Passages, una jazz-opera originariamente per voce e orchestra e canto pubblicata nel 1980 dalla Hat Hut, dedicata allo stretto che unisce l’Oceano Atlantico con il mare delle Antille, luoghi dell’infanzia per Dave Burrell (cresciuto alle Hawaii) ma anche punto di passaggio per la tratta degli schiavi: in quel luogo giungevano dall’Africa e stazionavano per essere destinati verso le varie regioni d’America. Di questi tempi torna in maniera impressionante il rimando al caso dei migranti verso l’Europa. Luoghi dove far convivere sofferenze e speranza, evocare nostalgie per i migliori giorni del proprio passato e scrutare il futuro con ansia.

Ogni anno, quando Dave Burrell tornava nel nostro Paese, c’era l’occasione per l’incontro con l’ensemble, che pur variando il proprio organico seguitava a studiare la composizione impadronendosi dei delicati equilibri che la governano. Il gremitissimo concerto è stata quindi una preziosa occasione per ascoltare dal vivo alcune parti di questa complessa ed articolata opera.

Dave Burrell
Dave Burrell

La ricchezza strumentale dell’ensemble che vedeva Nicola Arata alla batteria, Michele Branzoli al flauto, Piero Geymonat alla fisarmonica, Alessandro Dimarsico al sax tenore, Marta Cametti al vibrafono, Fabrizio Buttò alla mandola lira, Enzo Orlandi al contrabbasso e Elia Moretti alle percussioni poteva ricreare la sontuosa cornice sonora architettata da Burrell con una notevole ricchezza armonica. Nei tasti del pianista stava poi tutta la profondità della musica: Dave Burrell non ha mai cercato un ruolo da solista dedicandosi viceversa a creare dissonanze, a sferzare in controtempo l’orchestra, ad entrare in una energia da free jazz delle origini in maniera trasversale nelle linee melodiche da lui stesso scritte, per poi riprenderla per mano ed accompagnarla nuovamente sui sentieri noti.

Michele Branzoli, Marta Cametti, Piero Geymonat - Ararat Orchestra, Novara Jazz 2018
Michele Branzoli, Marta Cametti, Piero Geymonat – Ararat Orchestra, Novara Jazz 2018

La sua è stata una performance attenta e tutta volta mai al protagonismo ma al servizio dei compagni di concerto.

I brani sono stati inframezzati dalla lettura di poesie da parte dell’attore ivoriano Rufin Doh, ad evocare sofferenze di moderni migranti in un collegamento ai temi originari dell’opera di Burrell, una parte questa che, pur pregevole in sé, ha mancato nella reale integrazione alla performance dei musicisti, rimanendone sostanzialmente distaccata.

Ognuno dei componenti dell’Ensemble si è esibito in pregevoli assolo che testimoniano della maturità dei solisti confermata anche della eccellente integrazione reciproca sotto la direzione di Arata.

Dave Burrell e Rufin Doh - Ararat Orchestra, Novara Jazz 2018
Dave Burrell e Rufin Doh – Ararat Orchestra, Novara Jazz 2018

Infine Burrell, su esplicita richiesta di Corrado Beldì, ha interpretato da solo un brano di stride piano, nel segno del suo dichiarato amore verso James P. Johnson e dimostrando quanto la tradizione possa essere reinterpretata con quel vigore che ne rinnova, perpetuandola, la forza e la freschezza.

Un concerto particolarmente felice, quindi, per suggellare una tappa importante per Novara Jazz e tutto il suo coeso e determinato staff.

Giancarlo Spezia

Foto e video Francesco Spezia

Dave Burrell - Novara Jazz 2018
Dave Burrell – Novara Jazz 2018