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Conad Jazz Contest

Li salvi chi può: una rubrica dedicata agli album, ma anche a intere collane, irreperibili da tempo, fuori catalogo, circolanti nel mercato parallelo del disco usato, di rado nuovamente disponibili nel formato liquido o in qualche modo ascoltabili in rete. Un’area del silenzio nella quale finiscono per ritrovarsi musicisti di fama internazionale o poco noti.

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Il post-sessantotto ben orchestrato nelle «Seasons» di Alan Silva

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Frequentando i giri giusti, all’alba dei Settanta non era affatto improbabile imbattersi in diversi americani a Parigi; non i turisti, ma quelli più o meno accasati temporaneamente nella Ville lumière. In particolare, poteva esser facile incontrare musicisti relativamente giovani, non affermati, alle prese con...

L’insolito «Home From Home» di Austin, Babbington e Gallivan

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Ospitale per natura, la Ogun non si è mai limitata a dare accoglienza ai soli musicisti sudafricani, gli esuli giunti a Londra nei Sessanta. Le tristi e luttuose vicende individuali di molti di loro sono piuttosto note e altrettanto le gloriose imprese musicali di...

L’ unexpected meeting tra Steve Lacy e Kenny Davern

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Mai titolo di un album fu più esplicativo e altrettanto ingannatore: «Unexpected».Lo diede alle stampe nel 1979 l’etichetta newyorchese Kharma, che di dischi ne pubbli­cò appena otto nell’arco di un lustro, il tempo della sua breve esistenza.La gestiva un appassionato di jazz, collezioni­sta e...

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