La festa dei 30 anni della Cantina Bentivoglio con Danilo Rea e Peppe Servillo

di Libero Farnè

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Peppe Servillo e Danilo Rea
Peppe Servillo e Danilo Rea (foto di Daniele Franchi)

Bologna, Cantina Bentivoglio – 10 ottobre 2019

Per un jazz club celebrare i trent’anni di attività continuativa è motivo di grande soddisfazione, un evento da festeggiare con il taglio della torta. Per Giovanni Serrazanetti e i suoi soci avviare l’esperienza di musica dal vivo in pieno centro storico a Bologna fu quasi una scommessa nell’ormai lontano 1989, ma la risposta del pubblico fu subito entusiastica. Nei primi venti anni la programmazione copriva sette sere su sette ogni settimana con una frequentazione fedele e costante, mentre dal 2007 in poi la crisi economica non ha mancato di farsi sentire, se pure moderatamente, anche in questo settore.

L’attività musicale del locale, ospitato nelle cantine del cinquecentesco Palazzo Bentivoglio opportunamente insonorizzate, si connette in modo congeniale con la convivialità della ristorazione. Oltre alla costante presenza di vecchie e nuove glorie locali, la sua programmazione comprende abitualmente gruppi di musicisti italiani emergenti, alcuni in qualità di ospiti residenti, che hanno qui l’opportunità di rodarsi e crescere. Ad essi si sono alternati nel corso degli anni  nomi di caratura internazionale, soprattutto americani e di ambito mainstream; in trent’anni si è svolta una vera sfilata di star, della quale stilare un elenco esaustivo sarebbe praticamente impossibile. Ma, come sostiene Serrazanetti, «una particolare attenzione è stata data sempre alle proposte di quella “via italiana nel jazz” che, staccandosi dalla tradizione, sta ancora oggi esplorando ed aprendosi a nuovi linguaggi espressivi di grande fascino e di grande impatto emotivo». Si sono così susseguiti i concerti di veri protagonisti di questa tendenza, a volte assidui amici del club: Enrico Rava, Paolo Fresu, Danilo Rea, Gino Paoli, Gianluca Petrella, Rita Marcotulli, Stefano Bollani, Giovanni Guidi, Fabrizio Bosso…

Danilo Rea e Peppe Servillo (foto di Daniele Franchi)
Danilo Rea e Peppe Servillo (foto di Daniele Franchi)

La Cantina Bentivoglio da tempo viene inserita da Down Beat nell’elenco annuale dei cento migliori jazz club del mondo e fra l’altro il suo coordinatore e animatore, il già citato Giovanni Serrazanetti, è presidente dell’associazione dei jazz club italiani costituita oltre un anno fa. Negli ultimi anni, in autunno, il locale ha consolidato una stretta collaborazione con il rinato Bologna Jazz Festival, mentre nei mesi estivi riversa la propria attività all’aperto nella pedonalizzata Via Mascarella, che diventa la “strada del jazz”, in collaborazione anche con altri esercizi della storica via.

Peppe Servillo e Danilo Rea (foto di Daniele Franchi)
Peppe Servillo e Danilo Rea (foto di Daniele Franchi)

Per animare la serata celebrativa, il 10 ottobre, sono stati invitati Danilo Rea e Peppe Servillo, collaudato duo che si può considerare rappresentativo appunto di quella “via italiana nel jazz” sostenuta da Serrazanetti. Il repertorio si è inoltrato in un percorso attraverso la canzone napoletana d’annata, quella più famosa e d’autore; ogni brano è stato introdotto da opportune notazioni storico-critiche da parte del cantante, la cui narrazione teatrale ha assunto godibilissimi toni confidenziali e scanzonati. Si sono così succedute, fra le altre, Maruzzella di Renato Carosone e Munastero ‘E Santa Chiara, un paio di hit di Domenico Modugno e Dove stà Zazà di Raffaele Cutolo, canzone che, per l’impianto cabarettistico che unisce un ritmo allegro e una vicenda tutto sommato triste, piaceva molto a Federico Fellini.

Nel canto di Servillo le parole sono risultate scolpite da un vibrato esasperato, da una pronuncia arrotata, da accentazioni come fucilate e da pause che sono sembrati attimi di blackout. A fronte delle sue partecipate interpretazioni l’accompagnamento di Rea ha rappresentato la componente dell’equilibrio, della solida pacatezza, fornendo un elegante tessuto connettivo. Unica digressione in questo coerente palinsesto è stata la versione telegrafica e forbita di Bocca di rosa del genovese De André, eseguita dal solo Rea a ritmo sostenuto.

La festa alla Cantina Bentivoglio, con Danilo Rea e Peppe Servillo (foto di Daniele Franchi)
La festa alla Cantina Bentivoglio, con Danilo Rea e Peppe Servillo (foto di Daniele Franchi)

Tra le varie iniziative inserite nelle celebrazioni del trentennale, inoltre, merita una segnalazione la pubblicazione del cd “Quite Fire, George Cables Quartet Live in Cantina Bentivoglio”, che uscirà come allegato al numero di novembre di Musica Jazz. I prossimi appuntamenti concertistici più importanti del club si svolgeranno a cavallo di ottobre e novembre in compartecipazione col Bologna Jazz Festival 2019, presentando nomi davvero prestigiosi: il duo Dave Douglas – Uri Caine, il Simone Graziano Frontal, Helga Plankensteiner & Plankton ed altri ancora. Non ci resta che esprimere i migliori auguri al club bolognese perché possa procedere con questo ritmo anno dopo anno.

Libero Farnè