Barre Phillips & Evan Parker – Parma 27 ottobre 2017

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Barre Phillips & Evan Parker – ParmaJazzFrontiere
Barre Phillips & Evan Parker – ParmaJazzFrontiere 2017

Barre Phillips & Evan Parker – ParmaJazzFrontiere 2017 – Teatro Farnese, Parma 27/10/2017

Non poteva esserci migliore inizio per il festival parmense organizzato da Roberto Bonati, che dal 1996 regala a una città legata alla tradizione della musica classica una programmazione jazzistica di alto livello, particolarmente attenta alle avanguardie. Due geni della musica spontanea improvvisata come il sassofonista Evan Parker e il contrabbassista Barre Phillips, accomunati da frequentazioni iniziate proprio cinquant’anni fa, si sono esibiti nel giorno dell’ottantatreesimo compleanno di Phillips in una cornice stupefacente come quella del teatro Farnese, per la prima volta concesso alla manifestazione.

Voluto nel 1618 da Ranuccio I Farnese all’interno del Palazzo della Pilotta, è uno dei primi teatri coperti d’Italia: in gran parte ligneo, poteva contenere tremila spettatori e prendeva a modello il teatro Olimpico di Vicenza, di alcuni anni precedente. Distrutto da un bombardamento degli alleati durante la seconda guerra mondiale, fu ricostruito tra il 1956 ed il 1960 sui disegni originali, e negli ultimi decenni ha avuto nuova vita ospitando eventi legati in larga parte alla musica colta contemporanea.

Evan Parker & Barre Phillips, ParmaJazzFrontiere 2017
Evan Parker & Barre Phillips, ParmaJazzFrontiere 2017

Parker e Phillips, già visibilmente di buon umore, si sono ritrovati in un luogo di inusuale bellezza, con musicisti e pubblico tutti radunati sul palcoscenico: un ambiente raccolto e intimo di fronte all’enorme e vuota platea del teatro, suggestivamente illuminata e silenziosamente presente col peso della sua grande storia.

In questa magica atmosfera i due artisti hanno offerto una performance molto espressiva, alternando a ogni brano in duo un pezzo in solitudine. Veterani della musica improvvisata, hanno dato vita a un set in cui le più svariate situazioni sono servite a tenere alta la tensione e a emozionare il pubblico. La grande empatia tra i due ha fatto sì che, soprattutto nei brani in duo, Parker suonasse in maniera più misurata rispetto ai suoi abituali ed energici standard, in un dialogo serrato con il contrabbasso che Phillips affrontava in maniera molto libera, usando l’archetto per percuotere le corde ma anche il legno, servendosi del crine o dell’impugnatura, oltre a ricorrere alle tecniche consolidate: sempre, però, con una gamma espressiva molto ampia.

Barre Phillips & Evan Parker, ParmaJazzFrontiere 2017
Barre Phillips & Evan Parker, ParmaJazzFrontiere 2017

Così gli artisti si sono trovati a dipingere assieme bozzetti dai colori accesi, più guizzanti che estatici, mai banali o compiaciuti, in una continua ricerca del dialogo e del suono. Con escursioni fulminee, Parker rispondeva alle atmosfere rilassate del contrabbasso, riempiendo gli spazi intelligentemente aperti da Phillips. Una dicotomia tra frenesia e lirismo in grado di creare una tensione sempre risolta da entrambi in maniera magistrale, senza mai mostrare affanno nel loro dialogo tra vecchi compagni.

Notevoli anche i momenti in solitudine. Parker ha offerto l’ennesimo saggio della sua leggendaria abilità nella respirazione circolare e nel salto di registro, con una tale rapidità esecutiva da far spesso pensare all’uso esteso dei multiphonics.

Difficile, quindi, trovare due musicisti così complementari. Va dato atto al Festival e al suo direttore artistico di aver proposto per l’apertura un concerto di particolare intensità e fascino, premiato peraltro da una notevole affluenza di pubblico. Il che è di buon auspicio per il prosieguo della manifestazione, che vanta un cartellone di altissimo livello.

Giancarlo Spezia

Foto di Francesco Spezia

Barre Phillips & Evan Parker, ParmaJazzFrontiere 2017
Barre Phillips & Evan Parker, ParmaJazzFrontiere 2017
Evan Parker, ParmaJazzFrontiere 2017
Evan Parker, ParmaJazzFrontiere 2017
Barre Phillips, ParmaJazzFrontiere 2017
Barre Phillips, ParmaJazzFrontiere 2017