AUTORE
Makaya McCraven
TITOLO DEL DISCO
«Universal Beings»
ETICHETTA
International Anthem
Un lavoro che va oltre le etichette e i tentativi di incasellare la musica all’interno di gabbie e recinti. Se c’è una parola utile a indicare le coordinate in cui si muovono i suoni contenuti in questo bellissimo disco non può essere che «spiritualità». Un’aura che si respira fin dalla prima nota, persino nella copertina e nel titolo. Il disco si divide in quattro sezioni, ognuna delle quali è stata registrata con una band specifica e in un luogo diverso. La prima proviene da New York, dal vivo nel Queens con dei fuoriclasse di quella scena, e mette in mostra la delicata sonorità dell’arpa di Brandee Younger (nome di punta del vivaio della Revive). La seconda da Chicago, con Shabaka Hutchings al sax tenore, e qui l’eredità dell’approccio creativo di stampo AACM si fa sentire forte e chiara. La terza è stata registrata a Londra con alcuni dei jazzisti delle nuove generazioni che si muovono in quell’area (Garcia, Henry, Casimir) e con uno stile che ben risente delle frequentazioni chicagoane. Mentre la quarta, registrata a Los Angeles, è la sezione che più di tutte si sporca con la contemporaneità prediligendo atmosfere esoteriche, a tratti ambient. Quando, tempo fa, abbiamo ascoltato «The Epic» di Kamasi Washington abbiamo pensato di scorgere in quel disco, forse sbagliando, il futuro del jazz. Non era così: il futuro del jazz è in dischi come questo, là dove si tenta di evitare i luoghi comuni e nello stesso tempo di fare ricerca senza inutili leziosità. Makaya McCraven (figlio di Stephen McCraven, storico batterista di Archie Shepp) è uno dei principali esponenti di questa entusiasmante tendenza.
Gaeta
[da Musica Jazz, gennaio 2019]
DISTRIBUTORE
FORMAZIONE
Josh Johnson (alto), Shabaka Hutchings, Nubya Garcia (ten.), Ashley Henry (tast.), Joel Ross (vib.), Jeff Parker (chit.), Brandee Younger (arpa), Miguel Atwood (viol.), Tomeka Reid (cello), Dezron Douglas, Junius Paul, Daniel Casimir, Anna Butterss (cb.), Makaya McCraven (batt.), Carlos Niño (perc.).
DATA REGISTRAZIONE
New York, Chicago, Londra, Los Angeles, agosto 2017- gennaio 2018.