IN EDICOLA MUSICA JAZZ DI GENNAIO
n. 818
COVER STORY
Gianluigi Trovesi
L’avvio in solo, poi trio, duetti, fino all’orchestra: la parabola artistica di un musicista che non ha masi smesso di confrontarsi con esperienze desuete.
«Devo dire che è stato Giorgio Gaslini a mettermi su un piatto d’argento la possibilità di dire finalmente la mia in un contesto più avanzato.»
«Possedevo quel tipo di cultura perché ero nato in Italia e avevo alle spalle un dato percorso. Se fossi partito da “Lover Man” sarebbe stato assurdo.»
CD ALLEGATO
Top Jazz 2018
Un lungo viaggio, da Duke Ellington a John Coltrane: il cd allegato al numero di gennaio di Musica Jazz raccoglie brani scelti di gran parte dei vincitori del nostro referendum, con in particolare un brano inedito: «Lonesome Lover» della Lydian Sound Orchestra.
DA NON PERDERE
Andrew Cyrille
Roberto Ottaviano
Fred Hersch Trio ’97
Marquis Hill
Darrell Katz & The JCA Orchestra
Anderson .Paak
Brian Marsella Trio
Black Art Jazz Collective
Mirko Signorile Trio
Mike Westbrook Orchestra
Enrico Intra
Wolfgang Muthspiel
Makaya McCraven
Pipe Dream
A CASA DI…
Veronica Swift
Figlia d’arte (il padre era il pianista Hod O’Brien, la madre è la cantante Stephanie Nakasian), è uno dei nuovi nomi del jazz vocale di oggi.
LI SALVI CHI PUÒ
Il misterioso Phil Yost: come svanire into thin air
Tre dischi tra il 1967 e il 1970, e poi più nulla. Non si è mai saputo chi fosse e si ignora che fine abbia fatto. E anche la sua musica rischia di andare perduta.
IL TASTO PLAY
«Lebroba»: l’universo elegante del suono
Uno dei dischi più belli dell’anno, un lavoro che sa toccare le corde più speciali dell’animo, richiede un approfondimento diverso dal solito e uno sguardo certamente non distaccato: Andrew Cyrille torna a lavorare con Bill Frisell e aggiunge la tromba magica, ancestrale ma contemporanea di Wadada Leo Smith.
CARTOLINA DA BELGRADO
Beogradski Jazz Festival
Dal 1971, il festival che ha luogo nella capitale della Serbia offre un’ampia panoramica delle tendenze del jazz attuale.
TOP JAZZ 2018
Franco D’Andrea
Il pianista di Merano detiene ormai tutti i record di vittorie nel Top Jazz. Vi proponiamo qualche significativa considerazione sulla sua filosofia esecutiva.
«Per me il jazz è la musica che ha il miglior bilanciamento tra i parametri. Non si può certo dire che il jazz trascuri l’armonia, o il ritmo, o la timbrica, né la melodia o l’idea del pieno e vuoto.»
TOP JAZZ 2019
Art Ensemble Of Chicago
Un impressionante box di ben 21 cd, che comprende tutto quanto l’Art Ensemble e i suoi membri hanno registrato per l’ECM nelle più disparate configurazioni. Un oggetto da non perdere.
TOP JAZZ 2019
Federica Michisanti
La perentoria ascesa della contrabbassista e compositrice romana può sembrare inaspettata ma è frutto di lunghi studi e di grande passione.
«Il gusto contrappuntistico della mia scrittura è venuto da sé, perché via via ho scoperto che la cosa che maggiormente mi piace, prima dell’aspetto ritmico o armonico, è combinare più melodie tra loro, ognuna delle quali ha un proprio senso.»
TOP JAZZ 2018
David Virelles
Collaboratore assiduo di Henry Threadgill e Steve Coleman, oltre che autore di cinque dischi, il pianista di Santiago ha gettato un ponte tra le esperienze del jazz più avanzato e le tradizioni afro-cubane.
«Per me è importante lavorare con il nostro folklore e con la nostra musica, ma attingendo a qualcosa di diverso che non sia stato fatto prima. Un modo, se vuoi, per spiegare che Cuba ha un vasto patrimonio inesplorato, almeno in questa chiave musica.»
TOP JAZZ 2018
Ambrose Akinmusire
Una vittoria completamente inaspettata e, per questo ancor più gradita: il più recente lavoro del trombettista californiano è, per la nostra rivista, «il» disco del 2018, alla pari con «Emanon» del grande Wayne Shorter.
LATIN
Le nuove declinazioni del Latin Jazz
Molti tra i musicisti più dinamici e propositivi della scena jazzistica contemporanea non sono statunitensi (anche se quasi tutti vivono e lavorano negli USA) ma di origine caraibica o sud-americana. Sul numero di gennaio 2019, un’approfondita disamina di alcuni tra i più rappresentativi.
CIRCUS
MOON IN JUNE
Bob Dylan
Blood On The Tracks
È un disco grandioso: cupo, pessimista, inquietante, confezionato in maniera grezza e pieno della disperazione più profonda che Dylan abbia mai rivelato.
TROPICÀLIA
Amaro Freitas
Rasif
Il giovane pianista di Recife è un talento jazzistico di livello assoluto, destinato al grande successo internazionale. L’ispirazione del suo disco «Rasif» viene sia dal jazz nordamericano sia dalle radici afro-brasiliane che si sublimano nelle ritmiche convulse del maracatu.
BLACK & BLUE
Moon River
Avventure fluviali nella canzone americana.
Il fiume ha sempre giocato un ruolo complesso e formidabile nel panorama della canzone americana. Ecco una rassegna dei tanti autori e interpreti che se ne sono fatti ispirare.
MILLENNIUM JAZZ
Maisha
La giovane band londinese guidata dal batterista Jake Long debutta con un album di sorprendente freschezza che lascia ben sperare per il futuro.
TIME OUT
Gennaio 2019: i concerti del mese
CODA
Forlì Open Music: note sul presente
Musicisti coraggiosi, capaci di inoltrarsi verso l’ignoto pur restando sul punto di smarrirsi e rischando a volte di imboccare strade senza ritorno.