Dolomiti Ski Jazz, 10-17 marzo 2018 – Parte prima

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Hardrada Quartet, Dolomiti Ski Jazz 2018
Hardrada Quartet, Dolomiti Ski Jazz 2018

Dolomiti Ski Jazz, 10-17 marzo 2018 – Parte prima

La ventunesima edizione di Dolomiti Ski Jazz, svoltasi come di consueto nell’area della Val di Fiemme sia in altitudine, presso i rifugi e le piste innevate, che nei teatri e nei locali di fondovalle, ha visto l’esibizione di presenze eccellenti, come Scott Hamilton e il quartetto Tinissima, e alcune belle sorprese, tra cui spiccava il quintetto Barionda, con quattro sax baritoni e batteria, e il quartetto inedito Hardrada.

Quest’ultimo, composto da giovanissimi tra i ventiquattro e i ventisei anni, si è formato nell’ambito dei corsi di specializzazione promossi da Istituzioni quali la Royal Danish Academy of Music, il Royal College of Music di Stoccolma e la Sibelius Academy di Helsinki. I giovani componenti, provenienti da diversi Paesi europei, hanno dimostrato nel concerto a Cavalese non solo ottima preparazione, ma forte motivazione all’amalgama della propria esperienza, sia attraverso composizioni originali degli stessi protagonisti che con l’interpretazione ben focalizzata di brani del repertorio moderno, di Kenny Wheeler e Joe Henderson (Inner Urge).

Hardrada Quartet, Dolomiti Ski Jazz 2018
Hardrada Quartet, Dolomiti Ski Jazz 2018

Un’esibizione compatta ed equilibrata, che ha messo in luce il pianismo articolato del francese Antoine Spranger, la spinta dinamica ricca di diversioni del batterista italiano Daniele Patton, il preciso e differenziato fraseggio al baritono (e soprano) del tedesco Daniel Buch e l’elegante scansione del contrabbassista danese Adrian Christensen.

Barionda, nato da un’idea della sassofonista altoatesina Helga Plankensteiner, pone in front line, insieme a lei e al trentino Giorgio Beberi, due baritoni molto diversi per approccio, sonorità e fraseggio come l’austriaco Florian Bramböck e l’italo-argentino Javier Girotto. Questo conferisce alla musica un’ampia tavolozza di contrasti e umori, che bene si sposa con la bella compattezza negli insiemi e la sempre maggiore focalizzazione del progetto. Bramböck si muove con felpata agilità quasi cool e con ironia tagliente, mentre Girotto dà fondo al proprio temperamento latino, dai colori accesi e dalle energiche cellule ritmiche. Dalla prima uscita di due anni fa al festival Lana Meets Jazz nei pressi di Merano, la formazione è ben maturata e l’inserimento recente della batteria di Mauro Beggio, che innesta mescolanze timbriche e dinamiche adatte al particolare contesto, ha conferito davvero una marcia in più alla proposta. L’arricchimento di nuove composizioni originali e di arrangiamenti deliziosi ha dato il supporto a questo progetto, con un repertorio che spazia da Mingus a Mulligan, con Moanin’ e Hora Decubitus arrangiati dalla Plankensteiner e Bernie’s Tune arrangiato da Fiorenzo Zeni. Ma che tocca pure con disinvoltura Händel e il klezmer, mantenendo sempre una propria coerente impronta stilistica ed espressiva.

Barionda -Javier Girotto, Dolomiti Ski Jazz 2018
Barionda – Javier Girotto, Dolomiti Ski Jazz 2018
Barionda - Mauro Beggio, Dolomiti Ski Jazz 2018
Barionda – Mauro Beggio, Dolomiti Ski Jazz 2018

Meritano una menzione alcuni appuntamenti nella sezione in quota del festival, all’aperto quando il tempo lo ha premesso, o all’interno dei rifugi. Tra questi, si segnala quello nell’area del Cermis con il trio del sassofonista Marco Castelli, che ha spaziato con una propria linea logica tra diversi ambiti musicali, dal jazz al rock alle etnie africane e asiatiche. Degno di attenzione anche il confronto ravvicinato tra interpretazioni vocali molto differenti, come quella levigata e mobile nel fraseggio di Francesca Bertazzo Hart (al Passo Feudo del Latemar Center con Ettore Martin al sax tenore, Beppe Pilotto al contrabbasso ed Enrico Tommasini alla batteria) e quella scura, intrisa di rhythm and blues della nero-americana Shanna Waterstown nell’area dell’Alpe Lusia, guastata purtroppo da un approccio inspiegabilmente esuberante del chitarrista Carmelo Tartamella e del batterista Enzo Carpentieri.       

Giuseppe Segala     

Fotografie di Nicola Malaguti

Marco Castelli Organ Trio, Dolomiti Ski Jazz 2018
Marco Castelli Organ Trio, Dolomiti Ski Jazz 2018