Shirvani-Diodati-Shirvani-Morello «Clorofilla-Chloros Phyllon»

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AUTORE

Leila Shirvani-Francesco Diodati-Sara Shirvani-Enrico Morello

TITOLO DEL DISCO

«Clorofilla-Chloros Phyllon»

ETICHETTA

Tŭk Music

Com’è noto, Diodati e Morello sono membri di Yellow Squeeds – il quintetto diretto dal chitarrista – e della Special Edition di Enrico Rava. Le sorelle Leila e Sara Shirvani, di origine anglo-iraniana, sono musiciste classiche, ma hanno al loro attivo anche collaborazioni con Paolo Fresu, che non a caso le ha coinvolte in questo progetto.

Dal loro incontro è scaturita un’incisione di difficile collocazione stilistica: per niente jazzistica, con inflessioni classicheggianti (relativamente all’approccio strumentale delle sorelle) e riferimenti alle tradizioni popolari. Comun denominatore dei dodici brani – nove composti da Diodati, gli altri tre da Leila – sembra essere piuttosto la ricerca sul suono nella sua natura intrinseca, nonché nelle sue sfumature e nelle sue pieghe recondite.

A condurre il gioco sono sempre chitarra e violoncello; non a caso, piano e batteria compaiono solo in alcuni frangenti. L’iniziale Green Eyes esibisce una linea tematica essenziale che può ricordare l’approccio compositivo del georgiano Giya Kancheli e, quanto al ruolo del violoncello, Kim Kashkashian. Birdi – per cello, chitarra e una batteria ricca di colori – è giocato interamente su molteplici nuances timbriche. Sotto questo aspetto, il brano in cui si «osa» di più è senz’altro Chemical: felice combinazione di chitarra distorta, piano che agisce sul registro grave e adotta preparazioni, timbri rarefatti sui piatti, cello prima pizzicato e poi con arco.

Quanto alle influenze popolari, la melodia del tradizionale calabrese Riturnella affiora in coda a Rami. Tuttavia, sono le tre composizioni di Leila Shirvani ad esplorare questi territori. Rashid Khan è introdotta da sonorità affini a quelle di un oud o di un tar, e gode di un andamento dispari. Melodia popolare persiana si avvale di un tema dolente, struggente, ripetitivo, con il cello che sembra addirittura «cantare». Labe bum Umadi è un brevissimo ma intenso dialogo tra percussioni e cello. Validi esempi di un discorso da approfondire.


Boddi


DISTRIBUTORE

Egea

FORMAZIONE

Leila Shirvani (cello), Francesco Diodati (chit.), Sara Shirvani (p.), Enrico Morello (batt., perc.).

DATA REGISTRAZIONE

Roma, dal 6 all’8-7-18.