The Heliosonic Tone-tette «Heliosonic Toneways, Vol. 1»

La data di registrazione di questo disco non è informazione accessoria, e mai come in questo caso importa come gli altri dati del pacchetto soprastante. Sì, perché il 20 aprile del 1965 in quel di New York, negli studi RLA di Richard L. Alderson, Sun Ra e la sua Solar Arkestra si riunirono per incidere «The Heliocentric Worlds of Sun Ra», la pietra miliare del saturniano, che la ESP pubblicò in due volumi.

Cosicché, a mezzo secolo di distanza, tre dei membri di quella incursione nelle musiche proveniente da altri spazi oltre la Terra si sono riuniti grazie a Robinson, che di quei suoni è cultore, fine conoscitore nonché propugnatore: Marshall Allen, vispo come sempre, Thompson e lo stesso tecnico del suono, Alderson. Riuniti per rendere omaggio in senso pieno a quell’avventura, riutilizzando i medesimi strumenti, quegli attrezzi sonori che Ra mise in campo per l’occasione. Anche in questo caso gli album sono due e il secondo vedrà la luce quest’anno.

Il risultato è stupefacente: la medesima rilucente oscurità, lo stesso alone di mistero, l’identica forza, insomma, in sintesi, lo stesso spirito di allora, strano, ovviamente. Undici improvvisazioni che viaggiano lunghe le stesse rotte, laddove ieri e oggi, moderno e vintage, avanguardia e tradizione, futuro e passato sono distinzioni che hanno poco senso, perché quei cinquant’anni sono solo una misura terrestre. Nella musica di Ra e della sua progenie tutto avviene contemporaneamente e collateralmente e questo disco è tanto un omaggio quanto un preludio ai dischi della ESP.

Inutile cercare il brano da segnalare, piuttosto torna buono come guida all’ascolto lo slogan che accompagnava i due storici album: «You Never Heard Such Sounds In Your Life!», che qui viene a sua volta omaggiato avvertendo che l’ascolto del disco può provocare anomalie spazio-temporali.

Fucile