AUTORE
James Brandon Lewis Trio
TITOLO DEL DISCO
«No Filter»
ETICHETTA
BNS
Non so se James Brandon Lewis sia d’accordo con Nicholas Payton e con la sua idea di eliminare il termine jazz dal lessico terminologico utilizzato per definire la musica afro-americana, ma è certo che se c’è un disco – uscito di recente sul mercato – a racchiudere in sé gli stilemi dell’estetica BAM, è proprio quello che stiamo recensendo. «No Filter» ricorda per molti versi il progetto Sélébéyone di Steve Lehman. L’incontro del jazz con l’hip-hop è stato da molti considerato, negli ultimi tempi, alla stregua dell’ennesimo tentativo di puntare nuovamente i riflettori su un genere musicale in debito di creatività.
Lavori come questo ci fanno invece pensare che alla base di queste commistioni, come del resto è sempre accaduto nella musica afro-americana, ci sia molto di genuino e di completamente scevro dal marketing e dalla vacua pretesa di accattivarsi il pubblico più grossolano. Qui sono l’Africa e la sua ruvidezza a dettar legge con una musica che pesca in un linguaggio che trae spunto dalla strada ma anche dalla nobiltà di quella Great Black Music che molti si ostinano a considerare desueta e «fuori moda». «No Filter» è un pugno nello stomaco che alla fine ci accarezza con la languida spigolosità di Bittersweet.
Gaeta
DISTRIBUTORE
bnssessions.blogspot.com
FORMAZIONE
James Brandon Lewis (ten.), Anthony Pirog (chit.), Luke Stewart (cb.), Warren G Crudup III (batt.), P.So The Earth Tone King, Nicholas Ryan Gant (voc.).
DATA REGISTRAZIONE
New York, 2016.