AUTORE
Dave Liebman & Joe Lovano
TITOLO DEL DISCHI
«Compassion. The Music Of John Coltrane»
ETICHETTA
Resonance
A dieci anni dalla sua incisione, e quindi a cinquanta dalla morte di Coltrane, ecco un album di sicuro impatto, a vari livelli, che per più versi, fra i tanti possibili, rimanda al live giapponese «Tribute to John Coltrane» che lo stesso Liebman realizzò nel 1987 accanto a Wayne Shorter (entrambi solo al soprano, allora).
Qui il dirimpettaio del sassofonista newyorchese è quel Joe Lovano che, fra tutti, è appunto con Liebman il più illustre post-coltraniano (dove quel post- sta a indicare non un mero ricalco quanto la volontà, per quanto possibile, di andare oltre su quella del resto irripetibile linea maestra). Doveva essere della partita anche Ravi Coltrane, quindi quel Saxophone Summit che Robert Abel – responsabile del programma della BBC Something Else per il quale l’incisione ha avuto luogo – aveva in testa, ma nel poco tempo disponibile non si riuscì a garantirsi la presenza di Coltrane jr. così come di Cecil McBee, sostituito da Ron McClure (quindi la ritmica di Quest, con Markowitz – tyneriano più che mai – a prendere il posto di Richie Beirach).
Dopo un minimo di cronistoria eccoci alla musica, ovunque maiuscola, anche per la felice scelta di privilegiare brani non troppo battuti dell’omaggiato (tranne forse Olé), partendo da Locomotion, presente fin dal 1957, quindi abbastanza ai primordi, in «Blue Train», unico album vergato Coltrane su Blue Note. Qui, a due tenori, s’instaura quel clima da blowing session di lusso che peraltro non abbraccia l’intero album, come già ci dice la successiva traccia, che ingloba Central Park West e Dear Lord, e più ancora il già citato Olé, con doppio flauto iniziale, carico di suggestioni terzomondiste, e il canto affidato come da copione al soprano (Lovano è ancora al tenore).
Una docile tensione alimenta, a seguire, Reverend King, con Liebman al flauto e Lovano al clarinetto contralto, mentre Equinox ripropone il più canonico impasto soprano/tenore. Chiudono i diciassette minuti e oltre di Compassion, seconda parte di «Meditations», suite cui Liebman già aveva dedicato un’apprezzata rielaborazione nel 1997 (anche dal vivo a Bergamo Jazz), dove si ha fra l’altro occasione di sentire Lovano all’aulochrome, sorta di doppio soprano con i due strumenti affiancati suonabili singolarmente o assieme (come qui accade). Poi il silenzio. Fino al 2027?
Bazzurro
DISTRIBUTORE
IRD
FORMAZIONE
Dave Liebman (sop., ten., fl., fl. dolce), Joe Lovano (ten., aulochrome, clarinetto contralto, flauto scozzese), Phil Markowitz (p.), Ron McClure (cb.), Billy Hart (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
New York, 22 giugno 2007.