HomeRubriche

Rubriche

«The Big Gundown»: l’omaggio a Ennio Morricone dello scettico John Zorn

Quando questo disco prese a fiorire, nell’estate del 1984, John Zorn aveva trentun anni ed era noto solo presso i circoli del jazz estremo, per certi suoi interventi in tema di improvvisazione che lo avevano portato a lavorare soprattutto su una serie di game pieces, in cui i musicisti coinvolti si esprimevano liberamente all’interno di determinate regole di struttura. Fu il suo manager di allora, Yale Evelev, a chiedergli di cambiare spartito, attingendo alla sua enciclopedica cultura; fra le mille cose era un appassionato di cinemusica, dunque perché non un personale omaggio a Ennio Morricone? Zorn fece resistenza. Amava quella musica ma era convinto che fosse in qualche modo «perfetta», intoccabile; e poi si sentiva un compositore, un improvvisatore, il ruolo di traduttore gli pareva un minus. A fargli cambiare idea provvide Hal Willner, che giusto in quei primi Ottanta stava cominciando a elaborare i suoi celeberrimi omaggi. Willner coinvolse […]

Dossier su J.J. Johnson – Prima Parte

J.J. Johnson registrò il suo primo assolo il 25 ottobre 1943, negli studi della Capitol. Faceva parte della sezione dei tromboni dell’orchestra di Benny...

Mingus Mill

Questa è una piccola storia complicata, resa tortuosa dal fatto che la maggior parte dei personaggi si chiama Mingus. Charles Mingus, detto anche Charles...

John Surman: il suono del non detto

Il 2024 è l’anno degli ottanta per John Surman e il nostro eroe lo affronta alla sua maniera, a sassofono alto, con il vento...
- Advertisement -
Conservatorio Ferrara
GleAm

Elogio del jazz impuro

Jazz a uso dell’ascoltatore sensibile Tanto jazz chiamato al suo tempo «moderno» e che oggi sarebbe da chiamare «classico» – spostando l’appellativo dalla generazione Swing...

Orfani di Martin Davidson: i dischi del catalogo Emanem

È stato severo e impietoso come sempre il Tristo Mietitore, lo scorso anno, nei confronti del pianeta musica. Per esempio, sotto i colpi della...

La sottile linea tra fatti e leggenda: torna il live alla Massey Hall

«When the legend becomes fact, print the legend» dice il reporter Maxwell Scott al senatore Ranse Stoddard, interpretato da James Stewart, nell’Uomo che uccise...

Arthur Prysock: Il crooner dalle profonde ombre blues

A lungo, nelle sue varie epoche e incarnazioni, la casa di Jimmy Rushing e di Joe Williams (e, con forse minor clamore ma altrettanto...
- Advertisement -
Conservatorio Ferrara
GleAm

Wes Montgomery raccontato da Ron Carter, Bill Frisell, Herbie Hancock, Mike Stern, Marcus Miller

Le registrazioni che compongono questo set, «Maximum Swing», sono importanti per diversi motivi. Senza dubbio, la musica qui contenuta costituisce alcune delle esecuzioni di...

Gente di mare

Da Mauro Pagani a Carlos Santana, incontri, dischi e film costeggiando i mari del mondo, reali o metaforici

Conservatorio Ferrara
GleAm