Il 2024 è l’anno degli ottanta per John Surman e il nostro eroe lo affronta alla sua maniera, a sassofono alto, con il vento in faccia, senza riposare sugli allori di una formidabile carriera che dura da più di mezzo secolo. Certo, poi verranno anche celebrazioni e attestati, però prima di tutto c’è un disco nuovo, per la ECM, e un trio di sangue giovane che lo accompagnerà in tour visitando tutta l’Europa. Il disco è un inno all’immaginazione e all’interplay, come spiega il titolo: «Words Unspoken», parole non dette. «Mi ha sempre affascinato come lo stesso pezzo di musica possa suscitare nella gente immagini e messaggi tanto diversi», puntualizza nelle note il venerabile John, «a seconda dell’immaginazione di ciascuno. Capita spesso che la varietà sia proprio notevole, e ciononostante storie e impressioni hanno un senso preciso per chi le prova, per chi le coglie così. Questo spiega una parte […]
John Surman: il suono del non detto
L’ennesimo capolavoro di un maestro del jazz, imminente ottantenne dopo mezzo secolo di carriera e una presenza costante nel panorama musicale europeo
