Bud Powell «The Complete On Verve»

- Advertisement -

AUTORE

Bud Powell

TITOLO DEL DISCO

«The Complete On Verve»

ETICHETTA

Verve Records (cinque cd).

 


 

Preziosi come parures di gioielli ma economici, i cofanetti sfornati dalla branca italiana della Universal puntano ora sui pianisti, Count Basie e Bud Powell per primi. Entrambi sono colti all’alba della carriera ma, com’è in genere per chi in arte apre strade, proprio quelle fasi iniziali sono della massima importanza. Del resto, con la loro perfezione, i capolavori che incontriamo marcarono rispettivamente lo Swing e il primo bop. Non si pensi che abbia minor rilevanza storica il cofanetto dedicato a Bud Powell rispetto a quello di Basie. È importante anche per l’unicità dell’organico: tranne una decina di solo pianoforte, tutti i suoi brani (ben centodue comprese versioni alternative e frammenti) sono trii, alternando i bassisti Ray Brown, Curley Russell, George Duvivier, Percy Heath, Lloyd Trotman e i batteristi Max Roach, Buddy Rich, Art Taylor, Art Blakey, Kenny Clarke.

Tutto uscì inizialmente per la Clef e la Norgran, etichette del grande produttore Norman Granz, in poco meno di otto anni, tra gennaio-febbraio 1949 e 13 settembre 1956. Anche se, a onor di storia, ottimo materiale di queste stesse natura e qualità appartiene al patrimonio della Blue Note, e il collezionista sa di dover tenere dovuto conto pure di quello, stupendo è il ritratto che «The Complete Bud Powell On Verve» offre di un artista capace di inserirsi in un movimento artistico magnificamente rivoluzionario per farvi da innovatore. Bud Powell vi arrivava a venticinque anni, quando già s’era reso più che noto con leader come Cootie Williams, Dexter Gordon, J.J. Johnson, Stitt, Parker con Miles. Già lo toccavano i problemi psichici che ne avrebbero rovinato l’ultima parte della vita – chiusa a non ancor quarantadue anni, nel 1966 – ma che genialità! quale padronanza dell’improvvisazione, e quanti effetti inventava, fossero temi suoi (come qui Tempus Fugue-it, Celia, Hallucinations…) o standard. Non per nulla pochi jazzisti esercitarono altrettanta influenza sulla propria generazione e sulle successive.

 


 

DISTRIBUTORE

Universal

FORMAZIONE

Bud Powell (p.), Curly Russell, George Duvivier, Lloyd Trotman, Percy Heath, Ray Brown (cb.), Art Blakey, Art Taylor, Buddy Rich, Kenny Clarke, Max Roach, Osie Johnson (bt.).

DATA REGISTRAZIONE

gennaio-febbraio 1949 e 13 settembre 1956

- Advertisement -

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti subito alla nostra newsletter per ricevere le ultime notizie sul JAZZ internazionale

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali (ai sensi dell'art. 7 del GDPR 2016/679 e della normativa nazionale vigente).

Articoli correlati

Joe Lovano: la direzione artistica di Bergamo Jazz e il nuovo «Hommage»

A distanza di un anno dall’ultima volta, torniamo a intervistare il sassofonista di Cleveland. Questa volta abbiamo parlato della sua esperienza come direttore artistico...

Un Colosso al Vanguard

La sera di domenica 3 novembre 1957 al Village Vanguard, Sonny Rollins era pronto per cominciare a tirare le fila di un anno importante....

La sottile linea tra fatti e leggenda: torna il live alla Massey Hall

«When the legend becomes fact, print the legend» dice il reporter Maxwell Scott al senatore Ranse Stoddard, interpretato da James Stewart, nell’Uomo che uccise...