AUTORE
Elliot Sharp / Carbon
TITOLO DEL DISCO
«The Transmigration At The Solar Max»
ETICHETTA
Intakt
Trentacinque anni e non li dimostra: il progetto Carbon, la creatura proteiforme di Sharp, è tuttora in continua modificazione. Questa volta è il turno di un power trio composto da partner affidabilissimi, considerata la lunga frequentazione tra di loro, e l’ascolto ne conferma l’intesa collaudata. Le registrazioni provengono da un’esibizione al tirolese Jazzfestival, successivamente irrobustite da inserti introdotti in studio. I tre partono all’assalto con Analemma, massiccio blocco sonoro assai imparentato con i King Crimson più energici e a ben vedere in tale furore elettrico si emanano ancora una volta lampi di discendenza hendrixiana. Come nei brani successivi si rischia a tratti l’apnea, subendo le dosi massicce di suono, ma l’impegno è in fondo ripagato. È tipico di Carbon tradurre in musica di immediata fruizione i concetti complessi da cui discende (la teoria dei frattali, per esempio) e la regola qui trova conferma. In questo caso la musica prodotta dal trio è posta in relazione ai picchi di attività del sole e all’influenza che ha sull’attività umana. Fatto sta che la musica qui è davvero a tratti fiammeggiante anche se del tutto priva di certe ruvidezze del passato. La tempesta sonica sembra un po’ placarsi nei successivi Perihelion e Orrery, che attenuano un po’ l’esuberanza iniziale. Poi, forse a causa delle macchie solari, la temperatura risale in Aurora, che vede Sharp al soprano dar vita a una danza a tratti estatica degna dei Master Musicians of Jajouka. Si chiude con Anthelion, che disegna una sorta di paradossale ambient irrequieto.
Fucile
DISTRIBUTORE
Goodfellas
FORMAZIONE
Elliot Sharp, Zeena Parkins, Bobby Previte
DATA REGISTRAZIONE
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