The Meters «A Message From The Meters: The Complete Josie, Reprise & Warner Bros. Singles»

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The Meters «A Message From The Meters: The Complete Josie, Reprise & Warner Bros. Singles»

AUTORE

The Meters

TITOLO DEL DISCO

«A Message From The Meters: The Complete Josie, Reprise & Warner Bros. Singles»

ETICHETTA

Real Gone

 


 

La musica dei Meters poteva nascere soltanto a New Orleans, crocevia di mille culture e tradizioni diverse. È musica che ha un piede nel passato e l’altro nel futuro, restando però strettamente contemporanea e mischiando jazz e soul, funk e r&b, Africa e Caraibi. È musica che dalla metà degli anni Sessanta – il gruppo era nato verso il 1965 anche se il membro più anziano, Art Neville, era attivo fin dal 1954 – ha influenzato una quantità incalcolabile di artisti (da James Brown a Herbie Hancock passando per Cannonball Adderley) ma i cui creatori sono per lo più rimasti nell’ombra, tra orgoglio cittadino, senso di appartenenza a una grande tradizione e incapacità imprenditoriale («We were real black and real broke», è la cruda ma efficace sintesi di Art Neville). Impiegati da Allen Toussaint come sezione ritmica di riferimento per le sue mille produzioni, soprattutto grazie a una sovrumana capacità di andare dritti all’essenza del groove, i Meters restano ancora per molti – soprattutto in Italia – un gruppo semisconosciuto, una nota a piè di pagina nella storia della musica afro-americana. Buggerati da discografici senza scrupoli, derubati dei diritti d’autore, impegolati per decenni in controversie contrattuali di complicatissima risoluzione, campionati da centinaia di rapper senza mai vedere un dollaro, i cinque figli della Crescent City hanno condotto una vita romanzesca tra disavventure giudiziarie, grossi problemi di droga e il costante desiderio di fuggire da una città quasi sempre ingrata ma i cui stimoli artistici rendevano impossibile abbandonarla troppo a lungo. Alla fine Nocentelli si trasferirà a Los Angeles per dedicarsi in prevalenza al jazz, da cui peraltro veniva (è poi apparso spesso con Kip Hanrahan assieme al sassofonista Charles Neville, fratello di Art e Cyril) e Modeliste, uno dei più imitati ma inimitabili batteristi di ogni tempo, finirà a Oakland.

Questo doppio cd comprende l’integrale dei singoli originariamente pubblicati per la Josie – sottomarca della più nota Jubilee – e per la Reprise, più l’unico pubblicato per la Warner nel 1977 quando i giochi erano ormai fatti e il gruppo aveva ceduto alle tensioni interne (salvo poi ricostituirsi, negli anni a venire, in configurazioni e denominazioni assai diverse). I brani che hanno creato la leggenda dei Meters sono contenuti in larga parte nel primo cd, da Sophisticated Cissy a Cissy Strut, da Here Comes The Meter Man a Look-Ka Py Py, da Zony Mash a Good Old Funky Music, mentre il secondo esplora gli anni Reprise (1972-1976) spesi alla frenetica caccia di un riconoscimento artistico e commerciale sempre sul punto di arrivare ma mai definitivamente conquistato: sarà decisiva, nel 1978, la nascita dei Neville Brothers (e il successo planetario giunto solo nel 1989 con «Yellow Moon») per far accendere una buona volta, e in maniera definitiva, i riflettori su una delle più importanti dinastie musicali di New Orleans, dalle ramificazioni ben più profonde dell’intera famiglia Marsalis, tanto per citarne una. Anche questa, a pieno titolo, è Grande Musica Nera.

Conti

[da Musica Jazz, giugno 2018]

 


 

DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

Art Neville (org., p.), Leo Nocentelli (chit.), George Porter, Jr. (b. el.), Joseph «Zigaboo» Modeliste (batt.), Cyril Neville (perc., voc).

DATA REGISTRAZIONE

New Orleans, 1968-1977.

Recensione
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