La saga ECM non è il caso di ripercorrerla, tantomeno di riepilogarla. Oltre mezzo secolo di storia arcinota, celebrata/contestata, caso più unico che raro di manicheismo discografico, per così dire, la creatura di Manfred Eicher è oramai un monumento sonoro che si estende per oltre mille album firmati da pressoché tutti i nomi che contano nel mondo della musica contemporanea. Idea visionaria di un ragazzo che voleva fare il musicista, quando quattordicenne si mise a suonare il contrabbasso, passando più da grandicello a lavorare alla Deutsche Grammophon come assistente di produzione, lavorando anche con Herbert von Karajan, e si può immaginare, anche se non provare, che il concetto di direzione totale e l’attenzione ossessiva per ogni dettaglio sonoro che gli sono propri, siano frutto proprio di questa esperienza. C’è un unico punto su cui detrattori e sostenitori di Eicher concordano: l’uomo incarna uno spirito imprenditoriale davvero ideale, schumpeteriano, mosso da […]
I quattro grandi assenti della JAPO
Dei 41 album che formano il catalogo dell’ormai scomparsa etichetta tedesca, soltanto quattro mancano ancora all’appello: e non sono dischi di poco conto, anzi
