Famoudou Don Moye Odyssey & Legacy Trio – Roma Jazz Festival

Don Moye diverte con la musica e con i suoi ricordi di una Roma che non c'è più

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Uno degli appuntamenti più attesi del Roma Jazz Festival 2024 ((organizzato presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone) era senza dubbio quello del trio di Don Moye, storico percussionista dell’Art Ensemble of Chicago.

Famoudou Don Moye Odyssey & Legacy Trio – Roma Jazz Festival 2024
Un primo piano – Ph Mario Coppola

Sebbene la sua fama sia perlopiù dovuta alla militanza in questo gruppo di culto della musica creativa americana, da qualche anno il Nostro porta avanti con forza e dedizione un progetto da leader nel quale accompagna due ottimi musicisti francesi, Christoph Leloil alla tromba, flicorno e percussioni e Simon Sieger al trombone, piano elettrico, voce e percussioni.

Si tratta di un ensemble inusuale nella composizione dell’organico, presentato nel 2023 come “Percussion & Brass Express” a Correggio e Capannori e rinominato “Odissey & Legacy” per l’occasione.

Famoudou Don Moye Odyssey & Legacy Trio – Roma Jazz Festival 2024
Mon Moye immerso nella sua strumentazione

Il repertorio proposto si basa in parte su quello sviluppato nel corso della precedente tournée, ma in questa occasione il gruppo è parso più coeso e affiatato rispetto alle ultime uscite. Oltre all’entrata scenica iniziale, dove i tre hanno intonato un coro tribale sfruttando le diverse estensioni vocali, altri brani han saputo cogliere nel segno nel corso del concerto. Da ricordare in particolare una versione di Evidence, riproposta nello stesso arrangiamento presente nel disco di Kirk Lightsey “Everything is changed” del 1987, nel quale Moye compariva come ospite.

Il Nostro non si è certo risparmiato e ha potuto contare su due ottimi gregari, coi quali collabora ormai da più di dieci anni, dopo averli conosciuti nella Attica Blues Band di Archie Shepp nella quale suonavano assieme. Se musicalmente si è trattato complessivamente di un buonissimo concerto, nonché uno dei migliori di questa formazione, non va dimenticata un’altra parte importantissima dello spettacolo.

Famoudou Don Moye Odyssey & Legacy Trio – Roma Jazz Festival 2024
Famoudou Don Moye. Ph Mario Coppola

Sono esileranti i momenti nei quali Moye prende in mano il microfono e in un misto fra italiano, francese e inglese, sciorina aneddoti di ogni genere, tratteggiando in questa particolare occasione un bozzetto di una Roma che non esiste più.

Parla dei luoghi della sua gioventù, di quando verso la fine degli anni 60’ sbarcò per la prima volta nella Capitale e nella quale successivamente rimase per un paio di anni. È un ricordo affettuoso e sincero e il pubblico apprezza richiamando sul palco i musicisti per un’ultima ovazione.

Famoudou Don Moye Odyssey & Legacy Trio – Roma Jazz Festival 2024
Il trio in azione. ph Mario Coppola

Un plauso va alla direzione artistica, per aver scelto un gruppo di indubbia qualità, in grado di incuriosire il neofita e di scaldare il cuore degli appassionati di lunga data. Assolutamente consigliato!

Francesco Spezia

foto di Francesco Spezia, Mario Coppola e Roma Jazz Festival

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