Antonella Chionna «Reylesonable»

Si può tirare fuori la poesia anche senza proferire parole. Per fare ciò bisogna aver fatto incetta di musica e creatività. E qui Antonella Chionna dimostra quanto ricco sia il suo bagaglio, e ancor più grazie al fortunato incontro statunitense con Battstone, Demos e Poole. I quattro architettano un lavoro fatto di composizioni d’ampio respiro, concepite per una destinazione visiva, ricche di lumeggiature pittoriche che sciolgono l’avanguardia contemporanea da stili e stilemi.

Libertà di forme controllata, con temi anche romanticamente accennati, carichi di spontaneo lirismo (Ciao ciao andante) e un occhio di riguardo alla tradizione jazz svecchiata dalla ruggine, come nel canto solitario della Chionna in Fida, dove si intrecciano sensualità e asprezza; ma anche nel declinare i suoni onomatopeici che schiudono Sophisticated Lady, con il passo scuro e deciso di Demos a fare da architrave. Battstone è esempio di sintesi tra i moderni compositori del Novecento e i più incisivi improvvisatori contemporanei. L’antinomia con il tocco delicato, suggerito di Poole esalta le doti di ambedue, anche nel corposo ed elegante medley Lover Man-Nature Boy.

Ayroldi