Steve Kuhn «Life’s Backward Glances. Solo And Quartet»

- Advertisement -

AUTORE

Steve Kuhn

TITOLO DEL DISCO

«Life’s Backward Glances. Solo And Quartet»

ETICHETTA

ECM (3 cd)

 


 

La ristampa in cofanetto di tre dischi del Kuhn anni Settanta documenta la sua evoluzione durante il soggiorno in Europa, che lo spinse verso una più profonda ricerca stilistica. Interessante è anche il fatto che i brani siano, con una sola eccezione, tutti del pianista, che oggi suona quasi esclusivamente standard. «Ecstasy» (Oslo, novembre 1974) fu l’occasione per l’avvio del rapporto con Eicher, che propose a Kuhn di realizzare un piano solo. Vi si ascoltano composizioni liriche e intimistiche ma anche libere improvvisazioni evansiane. È un lavoro di rara eleganza, con scrupoloso studio dei suoni e cura ossessiva delle dinamiche, che non dimostra i suoi anni e merita un posto in un’ideale galleria del piano solo. «Motility» (Ludwigsburg, gennaio 1977) vede in azione il trio con Harvie Swartz al contrabbasso e Michael Smith alla batteria, cui s’aggiungono i fiati di Steve Slagle. Anche qui sorprende l’attualità del lavoro: più vario del precedente nelle atmosfere, ricco di dinamismo, sempre coerente e narrativo. Slagle è ottimo al sax soprano e Swartz crea bei dialoghi con il pianoforte ma a dominare è il pianista, che spazia su territori assai diversi e mostra le sue doti sulle improvvisazioni veloci che sono la sua cifra odierna.
«Playground» (New York, luglio 1979) asseconda la propensione di Kuhn per le composizioni vocali (già registrate dalla Zetterlund) ponendo Sheila Jordan al posto di Slagle – e Bob Moses in quello di Smith – a interpretare ben quattro brani già presenti in «Motility». La cantante caratterizza il lavoro con il suo vibrato e la sua interpretazione dilatata ma Kuhn e Swartz non si limitano al ruolo di accompagnatori. Intimistico e impressionistico, il lavoro è suggestivo ma meno dinamico; dei tre è quello che suona più datato.

Pollastri

 


 

DISTRIBUTORE

Ducale

FORMAZIONE

Steve Kuhn (p.), Harvie Swartz (cb.), Michael Smith, Bob Moses (batt.), Steve Slagle (sax), Sheila Jordan (voc.).

DATA REGISTRAZIONE

- Advertisement -

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti subito alla nostra newsletter per ricevere le ultime notizie sul JAZZ internazionale

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali (ai sensi dell'art. 7 del GDPR 2016/679 e della normativa nazionale vigente).

Articoli correlati

Dal jazz una didattica per tutte le musiche.

Da alcuni anni l’introduzione del paradigma audiotattile e della didattica per competenze nell’insegnamento ha rivoluzionato l’apprendimento musicale che, con il supporto di diverse discipline scientifiche e umanistiche, ha acquistato un carattere inclusivo per tutti i generi musicali e i bisogni degli studenti. La nuova didattica traduce così nella pratica educativa la nota definizione del jazz di Bill Evans: “Jazz is not a what, it’s a how”.

Musica Jazz di giugno 2021 è in edicola

Musica Jazz di luglio 2020 è in edicola: in copertina Henry Threadgill

Sheila Jordan «Lucky To Be Me»

AUTORE Sheila Jordan
TITOLO DEL DISCO «Lucky To Be Me»
ETICHETTA Abeat