Roberto Negro / Kimono / DaDaDa

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Roberto Negro «Loving Suite pour Birdy So»

Roberto Negro «Loving Suite pour Birdy So» Viva la mamma, distr. robertonegro.com

La produzione discografica del trentaseienne Roberto Negro, pianista, compositore e leader italiano ma cresciuto musicalmente all’estero e residente a Parigi da un decennio, è ormai cospicua oltre che di notevole originalità, rappresentando un personale e consapevole incrocio di diverse matrici culturali. Ogni cd è l’espressione di un preciso sodalizio musicale e quasi sempre si ha l’impressione che esso sia concepito come una suite, innescando un collegamento interno fra un brano e l’altro: a volte l’inizio di un brano riprende e prosegue l’idea di chiusura del brano precedente o, al contrario, all’interno della medesima traccia possono verificarsi soste e cambi di direzione anche drastici. Quello che risulta sempre determinante è l’impostazione compositiva, capace di dare origine di volta in volta percorsi e atmosfere ben caratterizzate.

Roberto Negro - La Scala

Roberto Negro «La Scala» Ayler, distr. ayler.com

«Loving Suite pour Birdy So» e «La Scala», pur nella loro diversità, sono stati registrati in studio a distanza di un mese, nel febbraio e marzo 2013. Il primo si muove fra teatralità, sofisticata canzone francese e camerismo ora ermetico ora scanzonato. I testi in francese di Xavier Machault si affidano agli incantesimi della voce altrettanto tipicamente francese di Elise Caron, che prendono toni prevalentemente suadenti e intimisti, sfociando raramente in una pronuncia ostica. Attorno a lei si sbrigliano le sorprendenti invenzioni di una formazione che oltre al piano autorevole del leader e al flauto della stessa Caron, comprende gli archi dei fratelli Ceccaldi (Théo al violino e Valentin al violoncello), la chitarra di Federico Casagrande e il contrabbasso di Nicolas Bianco. Soprattutto in un paio di brani il pianismo di Negro predilige accenti decisamente jazzistici, mentre solo alla fine di Champagne, dove non a caso il francese è affiancato da qualche frase in inglese, il recitativo della cantante e gli impasti strumentali s’inerpicano in frenesie ossessive e squassanti.

I fratelli Ceccaldi fanno parte anche del quartetto di «La Scala», completato da Adrien Chennebault alle percussioni. Dei sette brani, uno è di Théo Ceccaldi, tre sono composizioni di Negro, mentre tre sono improvvisazioni o meglio composizioni istantanee a firma congiunta. La ricerca di strutture nette e decise nella loro complessità, le progressioni verso il fortissimo di collettivi esasperati, che sarebbe fuorviante ascrivere solo all’approccio tipico del free jazz, il ripiegamento in fasi pensose e cupe, la coesione d’intenti che lega i membri del gruppo fanno di questo cd un lavoro fortemente qualificato, d’ineludibile impatto.

Roberto Negro - Garibaldi Plop

Roberto Negro «Garibaldi Plop» Trico, distr. tricollectif.fr

Al marzo 2016 risale l’incisione di «Garibaldi Plop», nel cui trio si rinnova la felice collaborazione con Valentin Ceccaldi, mentre alla batteria siede Sylvain Darrifourcq. I titoli dei nove brani s’ispirano soprattutto a fatti e vicende delle gesta partigiane del padre del pianista, elaborando una musica evocativa e soprattutto drammatica, che si evolve e si concatena in episodi di cruda concretezza espressiva. Una determinata visione compositiva, più vicina a certi procedimenti della musica contemporanea che ai modi del jazz, fa emergere in grande evidenza il pianismo tellurico del leader.

Kimono - Musique de chambre avec basse èlectrique

Kimono «Musique de chambre avec basse électrique» Ô jazz!, distr. ojazz.fr.

Kimono invece si presenta come un quartetto paritario, anche se «Musique de chambre avec basse électrique», registrato nel dicembre 2016, contiene due Sonate scritte rispettivamente dal sassofonista Christophe Monniot e da Negro. I tre movimenti di Sonate pour une nouvelle terre di Monniot transitano da situazioni avvolgenti ad altre di incalzante, geometrico dinamismo, ad altre ancora di affannata e turbinosa esasperazione. Dei quattro movimenti della Sonate pour un monoski, composta da Negro, bisogna rilevare come le trame timbriche di una sperimentazione radicale si surriscaldano via via in toni epici esaltati dalle scansioni free della batteria. In seguito la contrastata e finalizzata vitalità si arena su una nota elettrica tenuta per spegnersi poi su elucubrazioni più meditative. Tutti i quattro strumentisti della formazione, completata da Stéphane Decolly al basso elettrico e Adrien Chennebault alla batteria e percussioni, contribuiscono in modo determinante alla riuscita del lavoro.

DaDaDa - Saison 3

DaDaDa «Saison 3» Label Bleu, distr. label-bleu.com

Il trio DaDaDa infine, la più recente creazione di Negro, vede il pianista in compagnia di Émile Parisien e Michele Rabbia. In «Saison 3», inciso nel gennaio 2017, l’autore sembra perseguire un messaggio più soft, possibilista, trasversale. I dodici brevi brani includono temi compiuti e divagazioni, sospensioni e situazioni cangianti, assegnando al volitivo soprano di Parisien sortite discorsive di grande efficacia e agli interventi diffusi ma minutissimi delle percussioni e dell’elettronica di Rabbia un’insinuante funzione di sotterranea trama connettiva. Anche il piano del leader ovviamente, senza apparire mai prevaricante ma anzi di mirata essenzialità, si riserva un ruolo e uno spazio di fondamentale rilievo.

Farnè