Rigmor Gustafsson «Come Home»

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AUTORE

Rigmor Gustafsson

TITOLO DEL DISCO

«Come Home»

ETICHETTA

Act Music


Interprete ben nota in Europa (non molto in Italia), Rigmor Gustafsson ci regala un lavoro di quelli che si ascoltano con sentito piacere, tra brani originali (buona parte) e qualche chicca di cover ottimamente arrangiata, come quella in apertura che appartiene al patrimonio musicale dell’umanità: Big Yellow Taxi firmata da Joni Mitchell, che qui si riveste di un garbato jazz che rispecchia pienamente le geometrie originarie; fa bella mostra Wuthering Heights di Kate Bush, brano difficile da trasportare su altre linee armoniche e che la Gustafsson rispetta lucidandolo di minimalismo con il piano di Östholm e le spazzole di Montgomery che assecondano le non semplici spaziature vocali della leader, che addomestica ai suoi registri la popular song. La trilogia pop termina con una versione non indimenticabile di Twist In My Sobriety di Tanita Tikaram, con la fisarmonica che cerca spazi e tessiture senza trovare la svolta. I brani autografi sono eleganti e raffinati, con maggiore spazio per un sound a cavallo tra il mainstream a stelle e a strisce e i toponimi europei, come la bella Winter Doesn’t End.
Alceste Ayroldi


DISTRIBUTORE

Egea

FORMAZIONE

Rigmor Gustafsson (voc.), Jonas Östholm (p.), Martin Höper (cb.), Chris Montgomery (batt.); osp: Margareta Bengtsson (arpa), Lisa Långbacka (fisarmonica).

DATA REGISTRAZIONE

Gnesta, febbraio 2018.