Primavera in Jazz, dal 28 agosto all’11 settembre

Seconda edizione della rassegna che si terrà a Ponte San Pietro, con la direzione artistica di Roberto Valentino.

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Inizialmente prevista per marzo e aprile e rinviata a causa dell’emergenze Covid 19, la seconda edizione di “Primavera In Jazz”, rassegna organizzata dal Comune di Ponte San Pietro in collaborazione con associazione “Noi Commercianti di Ponte” e il sostegno di Color Project European, avrà luogo tra l’ultima settimana di agosto e la prima decade di settembre: curata da Roberto Valentino, la rassegna, ribattezzata per l’occasione “Primavera In Jazz – Special Edition”, getterà uno sguardo su diversi modi di intendere il jazz oggi al di là delle convenzioni e sarà articolata in tre concerti in programma a cadenza settimanale presso il Centro La Proposta di via San Marco (inizio ore 21; biglietti 8 Euro per singolo concerto; abbonamento a 3 concerti 20 Euro, con prenotazione obbligatoria).

Olivia Trummer

Si comincia venerdì 28 agosto con la talentuosa cantante e pianista Olivia Trummer, tedesca di Stoccarda formatasi come pianista classica e successivamente avvicinatasi al jazz anche grazie a proficui studi alla Manhattan School of Music di New York. La sua musica spazia quindi con naturalezza dalla classica al jazz passando per la sfera del singer-songwriter, emanando un’aria di ottimismo e leggerezza. I suoi testi hanno una prospettiva molto particolare e personale, incentrati sull’amore e sulla fantasia.  Alla rassegna di Ponte San Pietro, Olivia Trummer partecipa esibendosi, dopo una prima parte in solitudine, in coppia con il batterista Nicola Angelucci, musicista di vaglia che tra l’altro fa parte del fortunato quartetto del trombettista Fabrizio Bosso. Dopo quattro anni di percorso artistico comune, nel corso dei quali hanno sviluppato una personale poetica compositiva e interpretativa, Olivia Trummer e Nicola Angelucci sfruttano appieno le potenzialità espressive dei loro strumenti in una gamma di suoni, colori e dinamiche in grado di disegnare un mondo musicale complesso e allo stesso tempo accogliente per coloro che li ascoltano. Brani originali affiancati ad alcune personali versioni di standard, jazz e non, fanno da sfondo a un dialogo spontaneo, a tratti divertente, sempre intenso. Non a caso il nome del duo è “Dialogue’s Delight”.

Francesco D’Auria © Roberto Cifarelli

Venerdì 4 settembre sarà quindi la volta di un quartetto di recente costituzione, alla sua prima apparizione concertistica, che ha tutte le credenziali del supergruppo: ne fanno infatti parte, sotto l’insegna di Lunatiks e la leadership del batterista Francesco D’Auria, il sassofonista Tino Tracanna, il chitarrista Roberto Cecchetto e il pianista Umberto Petrin. Un quartetto dalla configurazione strumentale originale (con la chitarra al posto del contrabbasso) che si muove nel grande alveo del jazz e dell’arte dell’improvvisazione, complice delle grandi culture del mondo e con un occhio al futuro e alla ricerca di un’identità creativa. Il risultato dell’incontro fra le forti personalità del gruppo è una musica sensibile e vivace che riflette una contemporaneità rispettosa delle sue più felici linfe vitali: il contatto con la sorgente della tradizione, la purezza melodica, lo swing, i più moderni groove e, in particolare, l’improvvisazione come strumento per la definizione di un paesaggio sonoro comune. I musicisti di Lunatiks, al dì là dell’intestazione nominale del gruppo, guardano tutti  insieme ad un orizzonte in cui la musica sia parte integrante di un mondo dove relazioni, sentimenti, equità, curiosità, arte e diritti siano valori fondanti del vivere civile. Il repertorio è prevalentemente caratterizzato da brani originali, ma in concerto possono emergere, amalgamati nel discorso complessivo, brani usciti dalla penna di firme storiche del jazz.

Andrea Dulbecco
Massimo Colombo © Roberto Cifarelli

Infine, venerdì 11 settembre si potranno ascoltare il pianista Massimo Colombo e il vibrafonista Andrea Dulbecco: il duo nasce dalla ricerca di un’interazione tra due strumenti in grado di “costruire” melodie ed accordi ed allo stesso tempo di incastrare fitte trame percussive. Questo processo offre una serie di possibilità quasi comparabili a un vero e proprio tessuto orchestrale, in un susseguirsi di liriche melodie, spazi silenziosi e squarci d’improvvisazione. Fulcro del concerto è la Suite “In Breve” di Massimo Colombo, già registrata in trio e che vede una già sperimentata realizzazione con lo stesso Andrea Dulbecco. Ma durante il concerto verranno proposti anche brani di altri autori, spaziando da Bud Powell ai Weather Report. A questi ultimi, il pianista milanese ha dedicato ultimamente un intero album con versioni acustiche di cavalli di battaglia della celebre formazione di Joe Zawinul e Wayne Shorter. Pianista e didatta dalla vasta e composita esperienza, Massimo Colombo annovera nel suo curriculum artistico molteplici significative collaborazioni, con Bob Mintzer, Peter Erskine, Billy Cobham, Jeff Berlin e altri ancora. Attivo sia sul fronte del jazz che della musica classico-contemporanea, Andrea Dulbecco fa parte stabilmente del gruppo “Sentieri Selvaggi” diretto dal compositore Carlo Boccadoro, che gli ha anche dedicato sue composizioni.
COSTO BGILIETTI: 8 Euro per singolo concerto; 20 Euro per abbonamento a 3 concerti
Prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni:
BIBLIOTECA COMUNALE
Via Piave 26, Ponte San Pietro
035 610330, 333 6112256
www.comune.pontesanpietro.bg.it/