Francesco Forges / Gianni Lenoci «Never»

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AUTORE

Francesco Forges / Gianni Lenoci

TITOLO DEL DISCO

«Never»

ETICHETTA

Petitlabel


Che Forges sia fuori dagli schemi come cantante, compositore e flautista l’ascolto può riscontrare in questo disco registrato in uno studio milanese dagli allievi ingegneri del suono dell’Accademia del Teatro alla Scala; che lo sia anche come docente – così si proclama nelle note di accompagno – da qui si può solo inferire. Quanto basta per intendersi con Lenoci, che di avventure con personaggi fuori dagli schemi, e con materiali sfaccettati quanto quelli della poesia che troviamo qui, si compiace di nutrirsi.
Dal songbook di Gordon Jenkins è prelevata una nebbiosa Goodbye. Forges ne spreme un significato facendolo occhieggiare fra torsioni armoniche cui sono assoggettate le parole. Tutto il resto, però, è dominio della lingua. Del muscolo lingua, a tratti, non solo della funzione. Come in Never (poème di Claire Barliant), trattato philmintonianamente, o – ma è solo omologia – in Ali Dagli Occhi azzurri di Pasolini, cucita dai suoni del percuotere delle dita sulle chiavi del flauto. All My Life è quella di Ornette che in Science Fiction cantava Asha Puthli: qui l’insistenza sorda di Lenoci ha un tratto geniale. Elio Pagliarani e Roberto Roversi sono altri due poeti i cui versi accendono anche dinamicamente Forges e Lenoci, mentre a Lhasa de Sela, l’artista nomade, è dedicato un quasi muto epitaffio fra grevi fiocchi di neve.

Dalla Bona

[da Musica Jazz, marzo 2018]


DISTRIBUTORE

FORMAZIONE

Francesco Forges (voc., fl.), Gianni Lenoci (p.).

DATA REGISTRAZIONE

Milano, 9-3-12.

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