Double Cut «Mappe»

2849

AUTORE

Double Cut

TITOLO DEL DISCO

«Mappe»

ETICHETTA

Parco della Musica

 


 

Dopo l’ottimo esordio del 2016, documentato dal disco eponimo per la UR, Double Cut conferma di possedere una cifra peculiare basata sull’interazione tra Tracanna e Milesi, tra l’altro autori di quasi tutte le composizioni. Quella che si potrebbe definire «poetica del doppio» produce infatti risultati efficaci in termini di contrappunto, intersezioni, impasti timbrici e dinamiche, indipendentemente dal fatto che ad interagire siano tenore e soprano o entrambi i tenori. Non meno interessante risulta il lavoro della ritmica, come dimostrano i sussulti robotici di Olii esausti, o la configurazione matematica – dal gusto palesemente ornettiano – di Spiritual Legacy. L’impronta di Coleman affiora anche in Triads, giocata su una sequenza di triadi e sottolineata da un drumming incisivo, a sostegno (e contrasto) di un tenore abrasivo. Particolarmente suggestivo si rivela poi il dialogo che anima Pow How, basato su una nota sola e sullo schema chiamata-risposta, e sottolineato da un sottile gioco di spazzole. Qui emerge una certa influenza di Jimmy Giuffre, che trova riscontro e sfogo nella ripresa di The Train And The River. La disciplina collettiva si applica anche nei passaggi informali di Settepersette, spaziando tra cellule, frammenti e insiemi concitati. Un vero lavoro di squadra.

Boddi

[da Musica Jazz, febbraio 2019]

 


 

DISTRIBUTORE

Egea

FORMAZIONE

Tino Tracanna (ten., sop., melodica), Massimiliano Milesi (ten., sop., melodica), Giulio Corini (cb.), Filippo Sala (batt., perc.).

DATA REGISTRAZIONE

Roma, 26 e 27-11-17.

Recensione
Voto globale
mappe-double-cutAUTORE Double Cut TITOLO DEL DISCO «Mappe» ETICHETTA Parco della Musica     Dopo l’ottimo esordio del 2016, documentato dal disco eponimo per la UR, Double Cut conferma di possedere una cifra peculiare basata sull’interazione tra Tracanna e Milesi, tra l’altro autori di quasi tutte le composizioni. Quella che si potrebbe definire...