Roots Magic «Last Kind Words»

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AUTORE

Roots Magic

TITOLO DEL DISCO

«Last Kind Words»

ETICHETTA

Clean Feed


Roots Magic, il gruppo che alcuni anni fa ha sparigliato la scena italiana con un miscuglio che cortocircuita blues del Delta e free jazz, tradizione e innovazione, rispetto delle forme e loro violazione programmata, ritorna confermando le proprie coordinate espressive e mettendo a profitto un repertorio ben rodato in numerosi concerti. L’impatto complessivo è un po’ meno tonitruante di quello dell’esordio ma l’insieme si avvantaggia, per contro, di una migliore tornitura e di una smagliante messa a punto dei fiati (Popolla e De Fabritiis), in continua rincorsa tra loro, ferme restando le capacità già dimostrate da una ritmica inscalfibile (Tedeschi e Spera), per una compagine che più di ogni altra cosa dà senso alla parola gruppo (ma è doveroso citare lo straordinario livello del drumming di Spera). Tra Charley Patton e Roscoe Mitchell, Julius Hemphill e Geeshie Wiley, Henry Threadgill e Pee Wee Russell, i confini che separano vecchio e nuovo si confondono e ogni assunto diviene meno scontato. Vanno segnalati il brano eponimo, Tom Rushen Blues, una versione magistrale di Dogon A.D. e Pee Wee Blues. Non è un caso che si ritorni anche a Poor Me – che fu già nel primo album, «Hoodoo Blues» – a segnare quasi un arco ideale. Le «ultime buone parole» andavano dette e questo era il modo migliore per farlo. Una versione «quasi dub» di Bermuda Blues chiude la scaletta con uno stralunato senso di distacco che prelude al futuro.

Cerini

[da Musica Jazz di settembre 2017]


DISTRIBUTORE

Goodfellas

FORMAZIONE

Luca Tilli, Alberto Popolla, Gianfranco Tedeschi, Fabrizio Spera, Luca Venitucci, Errico De Fabritiis.

DATA REGISTRAZIONE