IN EDICOLA MUSICA JAZZ DI APRILE
n. 821
COVER STORY
Enrico Pieranunzi
Una vita in 3/4
Fin dai primi anni Settanta il pianista romano ha saputo lasciare il segno nel mondo del jazz, e non soltanto in Italia. Con lui ripercorriamo una carriera densa di mille esperienze e di incontri oggi purtroppo irripetibili.
«Mi spiace dirlo, ma in Italia l’eleganza e la classe non hanno mai molto successo. Vanno di più il muscolo, l’effettaccio, la personalità forte, l’urlo, mentre le persone che parlano piano…»
«Le classifiche non hanno senso, ma per me Shorter, assieme a Ellington, è forse il compositore più grande del jazz.»
CD ALLEGATO
André Previn, uomo del jazz
Il cd di questo mese comprende uno storico album in edizione integrale, ovvero l’omaggio a Kurt Weill concepito da Previn e dal maestro del trombone J.J.Johnson, più un celebre disco di Benny Carter in cui il pianista berlinese si trova in compagnia di grossi calibri come Ben Webster e Barney Kassel e, per concludere, due brillanti esempi in cui Previn mette la sua arte al servizio di due cantanti di classe come Doris Day e Dinah Shore.
DA NON PERDERE
Vijay Iyer & Craig Taborn
Jason Palmer
Stephan Thelen
David Torn / Tim Berne / Ches Smith
I Am Three & Me
Kendrick Scott Oracle
Marco Cappelli Acoustic Trio
Cæcilie Norby
Giovanni Guidi
Timeless All Stars
Bridges With Seamus Blake
Luz
Mats Eilertsen
Riccardo Randisi
Mikkel Ploug & Mark Turner
Oscar Levant
ICI PARIS
Martial Solal e i pericoli dell’improvvisazione
Dall’«ultimo concerto» all’«ultimo disco»: ormai da un anno il pianista francese annuncia di voler smettere ma poi continua imperterrito.
LI SALVI CHI PUÒ
Tutti a Ossiach per un’estate da vera «Feliz Austria»
Lo stravagante festival orgnaizzato nel 1971 dal vulcanico Friedrich Gulda mise assieme Weather Report, Pink Floyd, John Surman e Tangerine Dream.
A CASA DI…
Michael Gordon – Bang On A Can: un gruppo uno e trino
DEi tre compositori che dal 1987 si sono runiti sotto questo nome «aziendale» abbamo intervistato quello che, forse, è il più rigoroso e comunicativo.
BAM!
Camille Thurman
Waiting For The Sunrise
La trentaduenne Camille Thurman è uno dei nuovi talenti del jazz statunitense. È una sassofonista (tenore e soprano) ma anche una cantante, e racchiude in sé alcune doti che le hanno consentito di essere acclamata da Down Beat «una stella nascente».
«Sono una donna afro-americana. Questa è la mia cultura e il mio patrimonio. La musica che suono è un riflesso delle esperienze delle persone che prima di me hanno suonato questa musica e che, di conseguenza, hanno spianato la strada che mi ha permesso di essere ciò che sono oggi.»
GIÙ AL NORD
Jan Lundgren
Mare Nostrum III
Dopo quasi quindici anni di attività, con numerosi tour e concerti, il gruppo svedese-italiano-francese torna con un nuovo album. Ce ne parla il pianista, ripercorrendo anche la sua interessante carriera.
JAZZ PEOPLE
Yonathan Avishai
Joys and Solitudes
In anni recenti, l’eccezionale sviluppo del jazz israeliano ha portato alla ribalta una schiera di giovani artisti di grande qualità, come il trombettista Avishai Cohen e il contrabbassista Omer Avital. Presentiamo il terzo membro di questa piccola cerchia, collaboratore ormai storico degli altri due.
«Penso che qualsiasi cosa entri a far parte della tua vita riesca a influenzarti, come artista. Così la lingua, il luogo natio. Non sono cresciuto ascoltando molta musica della tradizione israeliana: l’identità del paese è un misto di identità culturali»
INTERVISTA
Riccardo Del Fra
Moving People
La tempestiva uscita italiana del nuovo album del contrabbassista romano, che dai primi anni Ottanta vive e insegna a Parigi, ci ha spinto ad approfondire la poetica mai banale di un musicista che ha moltissimo da dire.
LATIN
Edmar Castañeda
Il rumbero dell’arpa
In Colombia, dove è nato, quasi nessuno lo conosce tranne gli addetti ai lavori, nonostante sia l’unico arpista jazz di fama mondiale e uno dei musicisti più virtuosi, versatli e originali dell’attuale scena newyorkese.
TROPICÁLIA
Barbara Casini
Coração Americano
La più brasiliana delle cantanti italiane, nonché tenace studiosa della Musica Popular Brasileira, ci racconta le sue mille attività recenti, tra concerti, dischi e libri, in un Paese che ama appassionatamente.
INTERVISTA
Raffaele Casarano
Oltremare
Un disco, quello del brillante sassofonista pugliese, che suona «mediterraneo» ma nello stesso tempo fuori dai clichè della «mediterraneità». Di questa, e di molte altre cose, parliamo a cuore aperto con l’autore.
CIRCUS
MOON IN JUNE
Jorma Kaukonen
I nastri dell’orso
Un nastro inedito registrato da un Grande Corruttore illumina la San Francisco acida degli anni Sessanta: Jefferson Airplane, Hot Tuna, Grateful Dead.
OUTSIDERS
Roberto Cacciapaglia
Diapason
Ripercorriamo con il poliedrico compositore milanese un’intensa carriera iniziata nei primi anni Settanta.
TROPICÁLIA
Barro
La musica è un muro di resistenza
Il trentacinquenne cantante e compositore del Pernambuco si conferma, al suo secondo album, come uno degli artisti che stanno maggiormente rinnovando la scena della Música Popular Brasileira.
BLACK & BLUE
La perfida amicizia dei blues
Da Jimmy Whiterspoon a Shirley Horn, molti grandi cantanti hanno voluto rileggere l’immagine del blues come presenza persecutoria, magari anche con l’arma dell’ironia.
CHANSON(G)S
Beatles, ultimi fuochi
Cinquant’anni da «Abbey Road», ultima seduta (salvo un’appendice minima) dei quattro di Liverpool: ne ripercorriamo genesi e dintorni.
TIME OUT
Aprile 2019: i concerti del mese
CODA
Libri
«Dylan / Schatzberg» di Jerry Schatzberg e «Storia culturale della canzone italiana» di Jacopo Tomatis.