Guido Crepax: Improvvisatore a fumetti

Fu Guido Crepax a dare colore ed eleganza all’immagine del jazz, che fino agli anni Quaranta e Cinquanta era percepita in bianco e nero: ecco come andò.

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«Andava in redazione con le sue tavole “sgarzinabili”», racconta il figlio Antonio, «e se Giovanni Gandini (che dirigeva Linus) gli diceva che questo o quel sedere era troppo, lui aggiungeva la calzamaglia, ed è il motivo per cui spesso Valentina è con il collant: prima non lo aveva, gliel’aveva aggiunto lui lì per lì». «Fu Guido Crepax a dare colore ed eleganza all’immagine del jazz, che fino agli anni Quaranta e Cinquanta era percepita in bianco e nero», racconta Paolo Fresu in uno dei capitoli a tema che compongono i sessanta minuti di Crepax – Lanterna Magica, docufilm presentato all’Anteo di Milano lo scorso ottobre, prodotto da Stefano Piantini fondatore di Redshift, per la regia di Roberto Manfredi. Con il titolo tratto da un’opera tra le più note di Crepax – la graphic novel uscita per la prima volta nel 1978 – il lavoro sul padre del fumetto moderno inaugura […]

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