AUTORE
Matt Brewer
TITOLO DEL DISCO
«Ganymede»
ETICHETTA
Criss Cross
Al contrario dei suoi precedenti album per la Criss Cross, Matt Brewer si presenta stavolta con un organico molto ridotto. Ma naturalmente non si riducono le sue ambizioni, perché il bassista di Oklahoma City continua una sua personale ricerca che anzitutto passa attraverso una scrittura complessa. Sotto questo aspetto, non è un caso che tutti e tre i musicisti abbiano lavorato in passato con Greg Osby (Brewer addirittura a 19 anni), e che dunque siano abituati alle complicazioni (la metrica di Triton ne è un esempio). Tuttavia, la musica di «Ganymede» non è affatto ostica per chi abbia l’orecchio allenato ad un minimo di cose jazzistiche. Mark Shim – lucido, nervoso e beffardo allo stesso tempo – guarda a una certa tradizione del sax tenore: un po’ del primo Rollins, un po’ di Dexter Gordon, un po’ di Shepp, in una costruzione degli assoli fatta con piccoli pezzi, come i mattoncini Lego. Tra l’altro, che questa musica guardi al passato lo conferma l’inserimento di pezzi di Ron Carter, Joe Henderson, Ornette Coleman e Dewey Redman, oltre all’antica ballad When Sunny Gets Blue. Il leader è un bassista swingante, che bada al ritmo più che alla melodia (anche se in Eos del citato Ornette li mantiene in equilibrio), e che nella scrittura adotta formule intelligenti, per esempio gli unisoni sax-contrabbasso. Il variopinto drumming di Damion Reid, infine, è un pungolo inesauribile per i due colleghi. Ne risulta un disco forte, tagliente e abbastanza autonomo rispetto a quanto viene pubblicato oggi nel jazz.
Piacentino
[da Musica Jazz di dicembre 2019]
DISTRIBUTORE
IRD
FORMAZIONE
Mark Shim (ten.), Matt Brewer (cb.), Damion Reid (batt.).
DATA REGISTRAZIONE
New York, 11-9-18.