Roberta Peck «Extraordinary»

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AUTORE

Roberta Peck

TITOLO DEL DISCO

«Extraordinary»

ETICHETTA

Columbia High Definition Audio

 


 

C’era una volta Roberta Peck, diranno subito i nostri piccoli lettori. In realtà c’è ancora, è viva e vegeta e fa l’agente immobiliare nel Connecticut: ma subito dopo questa incisione – il suo primo e unico disco – ha rinunciato al mestiere di cantante di jazz per dedicarsi alla famiglia (si era sposata con un pianista altrettanto poco noto, Robert Vater). Il che è sinceramente poco comprensibile, perché nel pur affollato panorama vocale dell’epoca, per non parlare di quello attuale, avrebbe potuto ritagliarsi un più che ragionevole spazio. E sì che per il suo esordio si erano mossi in parecchi, e tutti di primo piano; a cominciare da Pete Seeger, che l’aveva scoperta grazie a un demo per poi consigliarla al suo vecchio amico John Hammond, storico produttore di Billie Holiday e di casa alla Columbia, il quale aveva ingaggiato i grossi calibri elencati in alto. Insomma, per un primo album non c’è davvero male, anche perché tutti suonano con sincera partecipazione, desiderosi di aiutare la ragazza a dare il meglio di sé. Hammond pensava evidentemente di ricreare l’atmosfera dei piccoli gruppi di Teddy Wilson con Billie (da lui prodotti), anche se il risultato non è certo revival. C’è una bella Body And Soul, suggerita da Clayton, e il resto ha retto bene gli anni. Una piacevole riscoperta.

Conti

[da Musica Jazz, aprile 2018]

 


 

DISTRIBUTORE

solo distr. digitale

FORMAZIONE

Roberta Peck (voc.), Buck Clayton, Clark Terry (tr.), Willie Ruff (corno), Frank Wess (fl., ten.), Pat Rebillot (p.) George Benson (chit.), Aaron Bell, Richard Davis (cb.), Jimmy Lovelace (batt.).

DATA REGISTRAZIONE

New York, 8-11 ottobre e 16 novembre 1966.

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