Charles Lloyd «Vanished Gardens»

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AUTORE

Charles Lloyd

TITOLO DEL DISCO

«Vanished Gardens»

ETICHETTA

Blue Note

 


 

A ottant’anni, Charles Lloyd continua a stupire. Buon per noi, che di lui non ne avremo mai abbastanza. Il nuovo album fa seguito a «I Long To See You» e continua a esplorare la stessa atmosfera. Che Lloyd partorisce, ancora una volta, intrecciando i fili di jazz, blues e Americana. Niente di strano per uno che ha suonato con Howlin’ Wolf e Billy Higgins, Dolphy e Jarrett, Robbie Robertson e Chico Hamilton. Passando per Ornette, Johnny Ace e i Beach Boys. Senza dimenticare Willie Nelson e Norah Jones che, in «I Long To See You», hanno pure cantato. Adesso, invece, c’è Lucinda Williams. Una che come Lloyd si diverte ad intrecciare i fili, una tra le migliori cantanti e autrici americane di questi ultimi anni, in possesso di una bella penna e di una voce roca e sensuale. Che ti fa subito innamorare. Come capita ascoltando la sua versione di Angel di Jimi Hendrix, che qui chiude alla grande un album che, con Defiant, parte subito col piede giusto. All’inizio è jazz, poi s’intrecciano i fili e comincia la magia in un susseguirsi di emozioni, avvolte in un’atmosfera calda e sognante. Che t’accompagna dalle prime ore del buio fino all’alba. Tenendo lontani i fantasmi della notte. Il risultato è una musica che fa venire in mente le più belle pagine di Richard Ford e Sam Shepard. Disco da ascoltare e riascoltare. Dentro non c’è solo jazz ma c’è molto di più. C’è l’America intera.

Borsa

[da Musica Jazz, luglio 2018]

 


 

DISTRIBUTORE

Universal

FORMAZIONE

Charles Lloyd (sass., fl .), Bill Frisell (chit.), Greg Leisz (pedal steel), Reuben Rogers (cb.), Eric Harland (batt.), Lucinda Williams (voc.)

DATA REGISTRAZIONE

Los Angeles, 2017.

Recensione
Voto globale
charles-lloyd-vanished-gardensAUTORE Charles Lloyd TITOLO DEL DISCO «Vanished Gardens» ETICHETTA Blue Note     A ottant’anni, Charles Lloyd continua a stupire. Buon per noi, che di lui non ne avremo mai abbastanza. Il nuovo album fa seguito a «I Long To See You» e continua a esplorare la stessa atmosfera. Che Lloyd...