Anèt «Candyland»

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AUTORE

Anèt

TITOLO DEL DISCO

«Candyland»

ETICHETTA

Club 27 Records


L’inizio è quello delle grandi occasioni: attinto dalla Carmen di Bizet arriva L’amour est un oiseau rebelle, brano che appartiene a una quaterna di apocrifi rispetto al lavoro a quattro mani svolto dalla coppia Anèt-Semeraro. A far compagnia a Bizet ci sono Cheek To Cheek, Last Tango In Paris e Nature Boy. Cosa succede a questi quattro evergreen? Semplicemente vengono vestiti con degli abiti nuovi, accattivanti, laboriosamente freschi: si chiama electro-swing, ovvero lo swing che si fonde con l’elettronica. Ma già detta così sembra che siano stati presi pezzi da un brano, frammenti da un altro, sample da un altro ancora. Anèt e Gabriele Semeraro non lavorano così. Il loro obiettivo è fare musica secondo alcuni criteri che, i soliti perbenisti, potrebbero giudicare apostatici. Invero, qui di blasfemo non c’è niente, anzi si intravede il modo di fornire uno strumento in più al jazz, allo swing, di farsi conoscere da una platea differente. La voce di Anèt arriva con la sua innata elasticità, con la calda intonazione e con quella ironia canzonatoria tipica degli anni Cinquanta (Candyland) o della Parigi degli anni Venti (Shake), mentre un drappello di ottimi jazzisti come Scarafile, Venneri e Lorenzoni, fanno ricami e costruiscono melodie e assetti ritmici. Semeraro è il cuore pulsante dell’ensemble, con le sue diavolerie elettroniche, ma anche con tastiere e fisarmonica (per l’appunto, in Shake). Le accelerazioni e i beat aumentano grazie al pulsare elettronico, ma anche per l’energia che ogni brano emana; un esempio borderline è la tanto festosa, cinica e arrabbiata Up&Down, che odora di underground rock-hip hop newyorkese (di qualche decennio fa), con anche la chitarra rovente di Stano che rincara la dose. Corre l’obbligo di segnalare la ricostruzione di Last Tango In Paris, con un ragtime accennato, prima di liberare il corpus sonoro del lavoro di Gato Barbieri, con Scarafile e Lorenzoni attenti a rispettare la circolarità del brano. Così anche Nature Boy, tra lo sferragliare di un treno e i registri bassi e medi della vocalist che esaltano la magia di un brano ottimamente strutturato, che si completa con l’arrangiamento orchestrale electro e il pianoforte (reale), magistralmente toccato da Gabriele Semeraro. Un bel disco da ascoltare senza indossare le cuffie del pregiudizio.
Alceste Ayroldi


DISTRIBUTORE

anetmusic-couture.com

FORMAZIONE

Anèt (voc.), Fabrizio Scarafile (ten.), Lorenzo Lorenzoni (trne), Antonio Contino (cl.), Gabriele Semeraro (tast., fisarmonica, elettronica), Massimo Stano (chit.), Eugenio Venneri (cb.)

DATA REGISTRAZIONE

Corato, maggio 2019