Claudio Angeleri «Blues Is More»

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AUTORE

Claudio Angeleri

TITOLO DEL DISCO

«Blues Is More»

ETICHETTA

Dodicilune


«Blues Is More», ovvero come intrecciare gli arbusti della belle époque del jazz con fronde giovani e vigorose. Angeleri ci riesce magistralmente, sciorinando subito un vocabolario modern (Seascape), al quale fa da contraltare un blues stile Dixieland con fiati di Comeglio, Andreoli a far da contorno a un assolo pianistico che mette insieme mainstream e stride in souplesse. L’idea di immergere strutture nuove in percorsi appartenenti alla storia del jazz trova una nuova allocazione perché Angeleri tratta la materia con estremo rispetto, ma anche con giusta spavalderia, come accade in Paths, dove le venature Latin, l’occhieggiare del cinquillo vengono dribblate dalle rasoiate del moderno dialogare orchestrale del gruppo. Sette brani portano il sigillo di Angeleri e seguono tutti questo tracciato. Poi si accasano benissimo Dance Of The Infidels di Bud Powell, che mette in mostra tutta l’elegante bravura del pianista bergamasco (non mero emulatore, ma intelligentemente originale); New World A-Comin’ di Duke Ellington, qui eseguita solitariamente dal leader con impeto classico novecentesco; e chiude la terna Monk’s Dream, raffinata nel suo arrangiamento retrò e con l’agogica voce della Milzani a tirare le fila.

Ayroldi

[da Musica Jazz, settembre 2019]


DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

Gabriele Comeglio (alto, sop.), Andrea Andreoli (trne), Giulio Visibelli (fl.), Claudio Angeleri (p.), Marco Esposito (b. el.), Luca Bongiovanni (batt., perc.), Paola Milzani (voc.).

DATA REGISTRAZIONE

Bergamo, 12 e 13-7-18.

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