Lingomania «Lingosphere»

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AUTORE

Lingomania

TITOLO DEL DISCO

«Lingosphere»

ETICHETTA

Abeat


A volte ritornano… E a più di trent’anni dall’esordio («Riverberi», 1986) arriva la reunion di Lingomania. Il quintetto fusion di Giammarco e Fiorentino – che sta agli anni Ottanta italiani come il Perigeo al decennio precedente – fu eletto nel 1984, nel 1985 e nel 1987 miglior gruppo nostrano nel referendum di Musica Jazz. Rispetto al debutto un solo cambio: alla tromba c’è Falzone al posto di Flavio Boltro. Il nuovo album rappresenta un ponte tra passato e presente. A eccezione di Molti anni fa (un inedito d’epoca), gli altri sette brani sono recenti. A fare da trait-d’union è il pezzo d’apertura, Conseguenze: un tema secco e nervoso d’impianto post-bop, caratterizzato dall’unisono di sax tenore e tromba, dai repentini cambi di atmosfere e dagli effetti elettronici di Falzone. È ancora il trombettista ad aprire la sequenza degli assoli in Un altro giorno (titolo che suona come una dichiarazione programmatica), seguito dalla sei corde elettrica di Fiorentino, molto più pulita rispetto a un tempo. Procedendo nell’ascolto, si percepisce una propensione verso un modern mainstream maturo, dove sono i fiati a dominare e dove il jazz ha la meglio sul rock e sulla fusion dei dischi anni Ottanta. Alla fine, anche se non trasmette brividi particolari, «Lingosphere» è un lavoro intelligente e poco incline alla nostalgia. E oggi non è poco.

Franchi

[da Musica Jazz, marzo 2018]


DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

Giovanni Falzone (tr.), Maurizio Giammarco (ten.), Umberto Fiorentino (chit.), Furio Di Castri (cb.), Roberto Gatto (batt.).

DATA REGISTRAZIONE

Roma, 4 e 5-3-17.

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