Prima edizione dell’Udin&Jazz Winter, dal 28 al 31 maggio

Con la riapertura dei teatri, nasce la prima edizione di Udin&Jaz Winter

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Il festival musicale Udin&Jazz si appresta a tornare nel capoluogo friulano, per una speciale edizione. Si chiamerà infatti “Udin&Jazz Winter”, è organizzato dall’Associazione Culturale Euritmica, gode del sostegno di: Regione FVG, Fondazione Friuli, Banca di Udine e Reale Mutua Assicurazioni Udine Franz&Dilena e si svolgerà dal 28 al 31 maggio 2021, al Teatro Palamostre.
Nel 2020 il Festival ha compiuto 30 anni, ma l’emergenza sanitaria ha impedito di celebrarne la ricorrenza in dicembre, obbligando Euritmica a rinviarla più volte. E ora, in primavera avanzata, è arrivato il momento: le recenti disposizioni che consentono la riapertura dei teatri, seppur con una capienza ridotta e con orari inusuali, permetteranno aljazz di ritornare a Udine.
«Udin&Jazz è nato qui, trent’anni fa, e questa è sempre stata la sua casa. Siamo orgogliosi di riportare il “nostro” jazz nel capoluogo friulano, da dove non se ne sarebbe mai voluto andare. Lo facciamo forti della nostra indipendenza e con l’orgoglio di riportare la grande musica jazz a Udine», commenta il presidente di Euritmica e direttore artistico di Udin&Jazz, Giancarlo Velliscig. «Il jazz è un genere musicale, certo. Ma è anche l’espressione di un percorso culturale e sociale; negli anni, il nostro festival ha fatto entrare Udine nei circuiti musicali internazionali divenendo meta ambita e conosciuta per grandi artisti provenienti da tutto il mondo».

Udine, 01/07/2014 – Udin&Jazz 2014 – Palamostre – Dario Carnovale “Emersion” Quartet – Dario Carnovale pianoforte – Francesco Bearzatti sax – Luca Colussi batteria – Simone Serafini contrabbasso – Foto Luca d’Agostino/Phocus Agency © 2014

Il debutto sarà, infatti, affidato ad una produzione di Euritmica: venerdì 28 maggio, dopo l’inaugurazione del Festival nella sala Carmelo Bene del Teatro Palamostre, andrà in scena in prima assoluta lo spettacolo “John Coltrane – Un amore supremo: una Musica tra Terra e Cielo”. I testi dello storico e drammaturgo Valerio Marchi, narrati sul palco dallo stesso Marchi e dalla splendida voce di Claudia Grimaz, si alterneranno ai brani più noti del repertorio coltraniano riproposti dal trio Bearzatti-Colussi-Rinaldi, ripercorrendo la complessa parabola umana e artistica del mitico musicista attraverso lo sguardo delle donne della sua vita.

Enrico Rava

Sabato 29 sarà la grande serata di Enrico Rava, amico di vecchia data di Euritmica e musicista intenso e raffinato che ha suonato in tutto il mondo e che, per una sera, porterà tutto il suo mondo a Udine. Un regalo che in tempi di restrizioni permetterà al pubblico friulano di aprirsi ad un indimenticabile viaggio nelle sonorità essenziali di un musicista che ha fatto e sta facendo la storia del jazz italiano. Rava si esibirà a Udine in “Special edition”, un regalo nel regalo, per il pubblico di Udin&Jazz, visto che questa formazione è nata il 20 agosto del 2019 in occasione del suo 80esimo compleanno, raggruppando i musicisti che più gli sono stati vicino negli ultimi anni, per rivisitare i brani più significativi della sua carriera secondo un mood assolutamente attuale.  Ad accompagnarlo sul palco ci saranno dunque il nostro Francesco Bearzatti al sax tenore, Francesco Diodati alla chitarra, Giovanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. Per un pubblico che non può viaggiare per i concerti, sarà un vero dono poter ascoltare le magiche sonorità che Rava sa esprimere dopo anni di esperienze internazionali, a partire dal lungo periodo newyorchese dove incontrò e collaborò con artisti come Roswell Rudd, Carla Bley, John Abercrombie, Cecil Taylor, tra i tanti.

Claudio Cojaniz e Franco Feruglio

Doppio appuntamento domenica 30 maggio: alle 18.30, sul palco del Palamostre, saliranno Claudio Cojaniz e Franco Feruglio, due tra i massimi esponenti della scena jazz e blues regionale. Contrabbasso e pianoforte i loro strumenti che come sempre, con eleganza ed energia, useranno per trascinare il pubblico nella loro avventura musicale fatta di passione, intensità e ruvida nostalgia. Alle 20, secondo appuntamento della serata: l’eclettico batterista Roberto Gatto guiderà la sua band spingendosi a rileggere in chiave jazz il mondo ammaliante ed affascinante del progressive. Anche in questo caso il pubblico udinese avrà l’occasione di viaggiare in una musica globale, lasciandosi travolgere dalle sonorità del jazz di fronte alla creatività sperimentale dei vari Genesis, King Crimson, Curved Air, Jethro Tull, Yes, solo per citarne alcuni.
Anche lunedì 31 maggio, giornata conclusiva della prima edizione di Udin&Jazz Winter, doppio appuntamento. Anche in questo caso, salirà sul palco una formazione totalmente friulana: sarà l’Udin&Jazz Ensemble (formazione di 12 elementi, emanazione della omonima resident Big Band del Festival, nata qualche anno fa) a scaldare il pubblico a partire dalle 18.30 con una produzione originale e un repertorio composto per l’occasione dai musicisti Mirko Cisilino, Emanuele Filippi e Max Ravanello. Questo nuovo progetto trasforma l’organico iniziale, incorporando strumenti di tradizione classica come corno, tuba e ance di varia natura. Il repertorio originale è un tributo al patrimonio culturale della regione friulana, ispirandosi ai nostri luoghi così come alle produzioni letterarie e poetiche di importanti voci del territorio.
Alle 20 un altro straordinario protagonista del jazz italiano: torna a Udin&Jazz Fabrizio Bosso, questa volta con il progetto del tutto inedito “LIFT HIM UP 4et” che promette autentiche scintille ed emozione. Un gran finale con un repertorio che spazierà dalla rielaborazione di standard a brani autografi dello stesso Bosso e del pianista Dario Carnovale, sul palco insieme al contrabbassista Simone Serafini e al batterista Klemens Marktl.
Durante il festival sarà visitabile, sempre al Teatro Palamostre di Udine, la mostra che ripercorre i 30 anni di Udin&Jazz attraverso i ritratti delle star del jazz mondiale che qui si sono esibite, immortalate dai fotografi dell’AFIJ, Associazione Fotografi Italiani di Jazz e curata da Luca d’Agostino.
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