Time in jazz pensa al futuro: da De Piscopo al Colle der Fomento

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Il trombettista Paolo Fresu ha presentato l'edizione numero 36 di Time in jazz a Berchidda dall'8 al 16 agosto (foto Alessandra Freguja)

Fresu il futurista. Calmi. Niente di rivoluzionario. Il flicornista sardo si sa, ama i colpi a sorpresa e per la sua creatura, “Time in jazz”, il festival che ogni metà d’agosto, dall’8 al 16, si svolge da ben trentasei anni nel suo paese natale, Berchidda, cerca di inventarsi sempre qualcosa di speciale… Intanto lancia un allarme, ricordando preoccupato un dato, non certo nuovissimo ma degno di considerazione: il jazz non è musica per teenagers. “Oggi il pubblico del jazz è formato prevalentemente da over sessanta e settanta. Io che giro per il mondo e l’Europa lo vedo -ha detto nella conferenza stampa tenutasi per la prima volta proprio a Berchidda – c’è bisogno di rinnovare: i giovani possono portare un’idea di musica e curiosità”. La mission? “Innestare il bagaglio della memoria con il presente. L’idea è di raccontare il jazz a quelli che non lo conoscono. A cominciare dai tanti ragazzi che pensano sia una musica intellettuale. In realtà è un genere con più di cento anni di vita, ricco di connessioni e dove ognuno può trovare quello che vuole”. Tutto serve naturalmente a supporto di un cartellone “pop oriented” che in sé non sarebbe così sconvolgente visto che ormai da decadi questo tipo di rassegne ha aperto ad altri territori: dal rock all’hip hop sino all’elettronica. Ma per Paolo Fresu probabilmente è questo il momento di riflettere. Nasce da qui “l’idea di battezzare questa edizione prendendo in prestito il titolo di una celebre canzone di Lucio Dalla”.

Sarà Tullio De Piscopo a inaugurare Time in jazz l’8 agosto a Puntaldia con il live “Dal blues al jazz… andamento lento”

Svelato il motivo del suo “futurismo”, nel presentare il palinsesto di un festival “popolato da esibizioni molto particolari”, pone l’interrogativo: “cosa c’entra il Colle der Fomento con “Time in jazz”? C’entra – dice – perché l’hip hop è uno dei linguaggi musicali odierni con cui il jazz è profondamente innestato”. Di seguito il discorso del direttore artistico, è un “embrasse-nous” in cui il jazz è “fenomeno di condivisione” e Berchidda luogo dove i giovani devono continuare a venire perchè qui possono anche nascere cose uniche”. Come è avvenuto per il pianista Antonello Salis che la sera stessa con il suo glorioso Meta quartet formato da Sandro Satta, sax, Riccardo Lay, contrabbasso e Fabrizio Sferra, batteria ha proposto un live messo a punto proprio in quei giorni lì in paese. Evidente, a questo proposito, il riferimento alla struttura recentemente inaugurata in loco. Un Centro di produzione jazz, ribattezzato da Fresu Insulae Lab, uno dei cinque, di residenza nazionali varati dal Ministro per la Cultura del passato governo, Dario Franceschini, poco prima di andare alle urne.

La cantante e pèolistrumentista pugliese Serena Brancale a Porto Rotondo presenta il nuovo progetto “Soula”

Il Centro – dice Paolo Fresu– permetterà che dieci produzioni nazionali vengano create qui. I musicisti resteranno per una settimana in paese a lavorare sulle loro composizioni, costruendo musica nuova che poi andrà in giro per il mondo. Non solo nel Mediterraneo, visto che il nostro Centro metterà assieme musicisti provenienti dalle diverse isole di questo mare (sardi, corsi, maltesi, greci, siciliani, ciprioti) consentendo al festival di non consumarsi in soli dieci giorni. Berchidda diventerà così luogo di incontri e musica tutto l’anno. La riflessione è nata all’interno della tematica dei borghi che dovranno avere un nuovo tipo di lettura. Si deve fare in modo che i giovani possano trovare un buon motivo per restare in paese. E capiscano che pure qua possono nascere miracoli come Time in jazz e ora Insulae Lab”.

E, a proposito di giovani, questa edizione avrà particolare attenzione per loro ha raccontato Fresu. “D’altra parte chi veniva qui più di venti anni fa sapeva che qui trovava una piccola Woodstock. In migliaia, ragazzi e ragazze, giungevano da Cagliari, Sassari e dal Continente. Molti manco venivano ai concerti ma si ritrovavano qui perché sapevano che il jazz era un fenomeno di condivisione, sinonimo di socialità, di qualcosa che qui trovavano con una propria idea di ospitalità. Poi queste persone, come le api, sono migrate. Hanno preso quello che per loro era necessario. Sono cresciute e andate altrove”.

La Rusty Brass Band in azione. La band suonerà nella traversata da Livorno a bordo di una nave della Sardinia Ferries,

Futura” come è stata battezzata questa edizione di Time in jazz, traendo ispirazione dal motivo del cantautore bolognese Lucio Dalla, oltre a Berchidda e alla sua centrale piazza del Popolo, avrà sue location in una serie di comuni del territorio: Arzachena, Banari, Bortigiadas, Buddusò, Budoni, Cheremule, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Mores, Oschiri, Porto Rotondo, Puntaldia, San Teodoro, Tempio e Tula. Come di consueto la rassegna _ che può contare su un budget di 660 mila euro in arrivo dalle amministrazioni pubbliche ai quali si aggiungono poi i numerosi sponsor privati _ oltre alla musica offre anche mostre fotografiche, presentazione di libri incontri con gli autori, eventi di promozione e sensibilizzazione ambientale, le attività per i bambini dello spazio di Time to Children.

A inaugurare ufficialmente il programma sarà il batterista Tullio De Piscopo, l‘8 agosto alle 18 a Puntaldia con il concerto: “Dal blues al jazz con … andamento lento”. Alle 21,30 la cantante e polistrumentista pugliese Serena Bancale a Porto Rotondo presenta “Soula” in cui l’artista si accompagna al piano, loop station e batteria elettronica.

Spazio gli emergenti. Il pianista Francesco Cavestri e il suo trio è di scena il 10 agosto a Luogosanto

Il mercoledì 9 appuntamento con un classico di Time in jazz: la traversata marittima. Dal porto di Livorno a Golfo Aranci la nave della Sardinia Ferries i viaggiatori saranno accompagnati dalla musica funky e rock della Rusty Brass band che schiera una solida sezione fiati. La band animerà le strade del centro berchiddese durante tutto il festival.

Nella storica residenza di Fabrizio De Andrè, all’Agnata di Tempio, concerto della cantante pop Malika Ayane.

Giovedì 10 agosto. Si apre alle 11 nel Parco della Scienza di Cheremule con “Meaningful Numbers”, performance audiovisiva di Giovanni Iacovella, batterista legato ai mondi dell’improvvisazione e della musica elettronica.

A Luogosanto, palazzo di Baldu alle 18, concerto del pianista Francesco Cavestri che affianca al repertorio jazz quello dell’hip-hop, si muoverà su diverse atmosfere musicali: dai brani originali del suo album “Early 17” fino a reinterpretazioni e tributi a Robert Glasper o John Coltrane. Con Cavestri anche il bassista Riccardo Oliva e il batterista Joe Allotta.

La cantante Malika Ayane si esibirà il 9 agosto alla tenuta di Fabrizio De Andrè all’Agnata di Tempio

Ad Arzachena, ore 21,30, spazio al live degli Unkle Kook, band per lo più strumentale che spazia tra surf music, rock psichedelico, rock & roll, punk e calypso. Il gruppo è di Bologna dove è nato quattro anni fa. E’ composto da: Andrea Faidutti (chitarra/voce), Giuseppe Calcagno (chitarra/voce), Tommaso Quinci (sax tenore), Fabio Arcifa (basso/voce) e Manuel Franco (batteria/percussioni).

Venerdì 11 agosto. Via alle 11 nella pineta di Budoni con il duo GuerzonCellos, cioè Enrico e Tiziano Guerzoni, padre e figlio. I due musicisti suonano il violoncello in modo eclettico e originale, con energia e virtuosismo: interpretazioni di classici barocchi e arrangiamenti creativi di brani jazz e rock.

I Guerzoncellos, sono i due virtuosi, padre e figlio, del violoncello protagonisti del set dell’11 agosto a Budoni (foto MauAnd)

Alle 18 a Porto Taverna è di scena la cantante e pianista salentina Carolina Bubbico che presenta dal vivo il suo terzo album di inediti, “Il dono dell’ubiquità”, con una formazione al femminile: Chiara Corallo e Aurora De Gregorio, alle prese con voce, drum pad e percussioni.

Piazza del Popolo. Berchidda. E’ in programma “popOFF!” un omaggio alle musiche dedicate ai bambini e all’infanzia, canzoni scelte dal repertorio dello Zecchino d’Oro. Il progetto è anche un tributo a Bologna da parte di Paolo Fresu presente sul palco con la cantante Cristina Zavalloni, il sassofonista Cristiano Arcelli, il pianista Dino Rubino, il contrabbassista Marco Bardoscia e il quartetto d’archi Alborada. A seguire nella piazzetta di legno il batterista di Berchidda Nanni Gaias in trio con Alien Dee, un progetto di Insulae Lab.

Sabato 12 agosto. Il quartetto Alborada torna in scena alle 11 nella chiesa di Santa Trinità a Bortigiadas. Alle 18 a Buddusò nella chiesa di Santa Reparata live del flautista Nicola Stilo in trio con il pianista Dino Rubino e Marco Bardoscia.

“popOFF” è il progetto speciale di Paolo Fresu dedicato alle canzoni dello Zecchino d’oro che sarà presentato a Berchidda l’11 agosto con Zavalloni, Arcelli, Rubino e Bardoscia e quartetto Alborada (Foto Daniele Franchi)

Piazza del Popolo. Berchidda. Ore 21,30. Omaggio a Lucio Dalla con “Futura”, concerto della pianista emergente della scena jazz nazionale Sade Mangiaracina. A seguire un habitué di Time in jazz: il chitarrista scandinavo Elvind Aarset con il suo quartetto: Audun Erlien, basso, Wetle Holte e Erland Dahlen, batteristi e percussionisti.

Domenica 13 agosto. Appuntamento alle 11 nella chiesa di Nostra Signora de Coros a Tula per seguire le evoluzioni dei Guano Padano con la loro originale miscela di rock, country blues, tex mex surf, improvvisazioni jazz e atmosfere western. Il trio è formato da Alessandro Stefana, chitarra, Danilo Gallo, basso e Zeno De Rossi, batteria. 

Oschiri. Alle 18 nella chiesa di Madonna di Castro c’è il trio Melodrum, formazione nata nove anni fa a Torino su iniziativa del batterista Francesco Brancato insieme al pianista Salvatore Spano. L’idea di base è di costituire un repertorio di jazz contemporaneo prendendo ispirazione dal melodramma.

Eivind Aarset, il chitarrista scandinavo, torna con il suo quartetto a Time in jazz il 12 agosto (Foto di Alf Solbakken)

Piazza del Popolo, Berchidda. Ad aprire alle 21,30 sarà il concerto del virtuoso francese della fisarmonica Vincent Peirani che si presenta in trio con il chitarrista Federico Casagrande e Ziv Ravitz alla batteria e alle tastiere: sono gli stessi musicisti che lo affiancano nel suo ultimo disco, “Jokers”, che dà il titolo al live.

A seguire un altro vecchio amico del festival, il suonatore tunisino di oud Dafher Youssef che presenta dal vivo la sua ultima fatica discografica,“Street of Minarets”, che dà il titolo al concerto: con lui Mario Rom (tromba), Daniel Garcia (piano e tastiere), Souaeli Mbappe (basso elettrico), Shayan Fathi (batteria) e Adriano Do Santos (percussioni).

Lunedì 14 agosto. Alle 11 nella chiesa di San Giovanni a Mores è di scena il set del sassofonista barese Roberto Ottaviano e il chitarrista inglese Rob Luft. A Banari, ore 18, un evergreen come il batterista Gianni Cazzola ha voluto attorno a sé un gruppo di giovani musicisti. Un gruppo ricco di swing, composto da Tommaso Profeta al sassofono, Attilio Costantino alla chitarra, Andrea Candeloro al pianoforte e Carlo Bavetta al contrabbasso che proporrà l’interpretazione di celebri standard americani.

Il suonatore di our, il tunisino Dafher Youssef è un altro aficionado del festival di Paolo Fresu. Il 13 agosto presenta “Streets af Minarets” (foto di Sabine Hauswirth)

Piazza del Popolo, Berchidda. Un altro atteso ritorno a Time in jazz è quello dei Farafina, gruppo originario del Burkina Faso, rimasto per tanti anni una delle maggiori formazioni di culto della musica africana. A seguire c’è esibizione dei Savana Funk, popolare live band dai concerti pieni di energia. A Berchidda la band incontrerà il rapper e cantautore Willie Peyote in una insolita performance ricca di colpi a sorpresa.

Martedì 15 agosto. Come da tradizione il festival propone i suoi appuntamenti mattutini nella chiesa di San Michele. Alle 10 l’attore e regista Giancarlo Biffi con la partecipazione di Paolo Fresu, la violinista Sonia Peana e la cantante Catia Gori racconta la fiaba “Gufo Rosmarino nel mondo di Amarilla”. A seguire una tavola rotonda sull’organetto in Sardegna . Il musicologo Fabio Calzia a confronto con i musicisti Totore Chessa, Pierpaolo Vacca e Giacomo Vardeu. Segue la presentazione di “337 Project” il libro di Sebastiano Dessanay sul progetto realizzato dal musicista jazz che ha visitato con la bicicletta tutti i comuni dell’isola. Non mancherà la gara poetica condotta da Piersandro Pillonca e che avrà come protagonisti Bruno Agus e Dionigi Bitti e i Tenores di Ula Tirso, e in piazzetta Zocculu alle 19 esibizione della Banda musicale Bernardo De Muro.

La band dei Savana Funk a Berchidda il 14 agosto con Willie Peyote (Foto Francesca Sara Cauli)

Piazza del Popolo. Alle 21,30 è di scena “Good Old Boys Grand Orchestra”. In pista la formazione hip hop del Colle der Fomento con Kaos e dj Craim (già protagonisti del progetto “Good Old boys” del 2015) che si esibiranno con il quartetto romano La Batteria.

Mercoledì 16 agosto. Inaugurazione al Museo del Vino (ore 11,30) della mostra del fotografo Fabio Lovino. Ultimo atto del festival alla Peschiera di San Teodoro il live di Paolo Fresu con Daniele di Bonaventura al bandoneon, Pierpaolo Vacca all’organetto con le musiche di “Tango Macondo”, lo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano per la regia di Giorgio Gallione. Parallelamente al festival si terrà ogni sera il Festivalbar, una esibizione in un bar diverso con Riccardo Moretti, il trombonista Federico Fenu, il polistrumentista Gabriele Pollina, il duo Sprigu (Andrea Sanna e Marco Coa). Infine Time after time dopo i concerti che vedrà in scena nelle diverse sere: il batterista Nanni Gaias, Alien Dee, beatbox, Don Maio, rapper, cantante e chitarrista Stefano Barigazzi e la Rusty Brass Band.

La popolare formazione di hip hop Colle der Fomento a Ferragosto a Time in jazz con Kaos, dj Craim e La Batteria