John Zorn «The Last Judgement»

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AUTORE

John Zorn

TITOLO DEL DISCO

«The Last Judgement»

ETICHETTA

Tzadik

 


 

Rispetto a «Templars – In Sacred Blood» (2012), il secondo capitolo del filone zorniano dedicato alla musica con aspirazioni o ispirazioni sacre è maggiormente incentrato sul lavoro e sull’estro di Medeski. Sette mesi separano la registrazione dei tre strumentisti da quella, sulla costa opposta, delle parti cantate, urlate o sussurrate. La distanza spaziotemporale toglie all’opera un po’ di coesione ma permette ai musicisti di esprimersi con ampia libertà. Tria Prima è un omaggio di Zorn alla sensibilità di Carl Orff e ai suoi posticci Carmina burana. Le variazioni di Trinity scuotono chi ascolta con una studiata alternanza di distensione e aggressività. La violenza irrisolta di Resurrection si stempera nelle atmosfere morriconiane de Le tombeau de Jacques de Molay e nelle piacevolissime fughe della sincopata Sleepy Hollow. In brani come Incant l’inserimento a posteiori della voce di Patton risulta fastidioso mentre in altri – per esempio in Friday the 13th, in Misericordia o in Slipwayœ – è imprescindibile, grazie alla sua abilità nell’usare registri sottilmente diabolici.

Principato

 


 

DISTRIBUTORE

Evolution

FORMAZIONE

John Medeski (org.), Greg Cohen (cb.), Joey Baron (batt.), Mike Patton (voc.).

DATA REGISTRAZIONE

 New York, febbraio 2014; San Francisco, settembre 2014.

Recensione
Voto globale
the-last-judgement-john-zornAUTORE John Zorn TITOLO DEL DISCO «The Last Judgement» ETICHETTA Tzadik     Rispetto a «Templars - In Sacred Blood» (2012), il secondo capitolo del filone zorniano dedicato alla musica con aspirazioni o ispirazioni sacre è maggiormente incentrato sul lavoro e sull’estro di Medeski. Sette mesi separano la registrazione dei tre strumentisti...