John Zorn «The Hermetic Organ»

- Advertisement -

AUTORE

John Zorn

TITOLO DEL DISCO

«The Hermetic Organ»

ETICHETTA

Tzadik

 


 

La nuova sfida di Zorn è l’organo. Non l’organo Hammond, bensì quello a canne, autentica macchina di suoni dal sistema complicatissimo in cui Zorn torna a dispensare il senso inquietante delle sue pagine più minacciose ma anche tutta la carica esoterica, spirituale e oscura che ricorre in molti suoi lavori. L’organo – dice nelle note di copertina – è stato una delle sue prime passioni musicali a undici anni e quindi ha accettato ben volentieri la proposta dell’impresario Dustin Hurt, che nel febbraio 2011 gli ha chiesto di suonare dal vivo lo storico organo della Christ Church di Filadelfia per aprire il Bowerbird Festival. Dopo quel primo evento sono stati organizzati concerti di Zorn organista in varie chiese, compreso quello intergralomente testimoniato da questo cd. L’organo a canne è ovviamente uno strumento ingombrante anche dal punto di vista armonico e timbrico, e quindi Zorn si muove con note lunghissime ma anche con pedali costruiti su bassi ben organizzati e architetture accordali che comprendono anche clusters e momenti del tutto sganciati da ogni minimo rigore armonico. Il tutto, ovviamente, risulta più valido come curiosità se non addirittura non come puro oggetto di feticismo zorniano.

Sabelli

 


 

DISTRIBUTORE

Evolution

FORMAZIONE

John Zorn (org.).

DATA REGISTRAZIONE

New York, Saint Paul’s Chapel, 9-12-11.

- Advertisement -

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti subito alla nostra newsletter per ricevere le ultime notizie sul JAZZ internazionale

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali (ai sensi dell'art. 7 del GDPR 2016/679 e della normativa nazionale vigente).

Articoli correlati

Pillole dal Torino Jazz Festival 2024

Stefano Zenni ha progettato un festival moderno per attrarre sia il pubblico giovanile che gli storici appassionati di jazz, in una serie di locazioni varie ed sparse in tutta la città dal centro alla periferia. Alla musica ha affiancato anche molto cinema di grande interesse e una serie di conferenze e presentazioni. Il pubblico ha premiato queste scelte controcorrente con il tutto esaurito per quasi tutti gli eventi del festival. un successo che non si vedeva da anni nello spirito del pluralismo e della partecipazione.

«The Big Gundown»: l’omaggio a Ennio Morricone dello scettico John Zorn

Quando questo disco prese a fiorire, nell’estate del 1984, John Zorn aveva trentun anni ed era noto solo presso i circoli del jazz estremo,...

Musica Jazz di marzo 2024 è in edicola

Musica Jazz di marzo 2024 è in edicola: copertina su Amaro Freitas, Eberhard Weber, Charles Lloyd, Vijay Iyer, Federico Calcagno e molti altri ancora!