Gary Peacock «Tangents»

2758

AUTORE

Gary Peacock

TITOLO DEL DISCO

«Tangents»

ETICHETTA

ECM


Disco elegante, persino forbito, quasi in punta di penna, col contrabbasso largamente al centro delle operazioni, sul piano compositivo questa nuova tappa della discografia dell’ottantaduenne bassista di Burley (Idaho) lo vede firmare cinque brani, più due di Baron, uno di Copland, un altro a nome collettivo e, ancora, Spartacus di Alex North e Blue In Green di Miles Davis. Il modo di affrontarli è tutto sommato quello classico della formula in piano trio, al di là della citata centralità del contrabbasso piuttosto che, magari, del pianoforte. Le atmosfere sono di regola terse, nitide, di agevole lettura e ricezione, senza particolari colpi d’ala ma con una precisione e bellezza globale che lasciano comunque il segno in chi ascolta. Si segnalano in particolare, fra i temi peacockiani, gli iniziali Contact, parsimonioso e liquido ma in crescendo di temperatura, e December Greenwings, più deciso, ritmicamente libero, e il conclusivo Tangents, condotto in souplesse ma con felici sbalzi climatici, e poi ancora il breve Cauldron di Joey Baron, felicemente dialettico rispetto al totale nella sua maggiore affermatività, il collettivo Empty Forest, più concentrato e assorto, e In And Out, arioso (ma non per questo asettico) duetto fra Peacock e Baron, che lo firma.

Bazzurro

[da Musica Jazz, ottobre 2017]


DISTRIBUTORE

Ducale

FORMAZIONE

Marc Copland (p.), Gary Peacock (cb.), Joey Baron (batt.).

DATA REGISTRAZIONE

Lugano, maggio 2016.

Recensione
Voto globale
tangents-gary-peacock AUTORE Gary Peacock TITOLO DEL DISCO «Tangents» ETICHETTA ECM Disco elegante, persino forbito, quasi in punta di penna, col contrabbasso largamente al centro delle operazioni, sul piano compositivo questa nuova tappa della discografia dell’ottantaduenne bassista di Burley (Idaho) lo vede firmare cinque brani, più due di Baron, uno di Copland,...