Roman Ott «Hey Ro»

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AUTORE

Roman Ott

TITOLO DEL DISCO

«Hey Ro»

ETICHETTA

Fresh Sound New Talent


Non si conosce granché, almeno in Italia, di Roman Ott. Ma, ascoltando

questo suo nuovo album, viene subito la curiosità di saperne di più. Con «Hey Ro» il sassofonista – attivo da una ventina d’anni della scena berlinese – firma il terzo progetto discografico per l’etichetta di Jordi Pujol, che già gli aveva pubblicato nel 2008 «Seeing People» (suo secondo lavoro da leader e primo per la label catalana) e, nel 2012, «If You Lived Here Youd Be Home by Now». In tutti e due dischi il contraltista guidava il medesimo quintetto con un’unica variante: mentre nei cd precedenti dietro al piano sedevano rispettivamente Florian Höfner e Manuel Schmiedel, qui c’è Uri Gincel. Ha un timbro e

un approccio allo strumento che evoca a tratti Lee Konitz, l’improvvisatore tedesco. E tuttavia il suo eloquio risulta meno misterioso e più solare rispetto al maestro. La musica di Ott si potrebbe definire come un modern mainstream ottimamente declinato da un gruppo coeso, che ha il proprio punto di forza nell’interplay e che è ben sostenuto dal drumming avvolgente – alla Elvin Jones – di Peter Gall (si ascolti Begin Again). I brani in scaletta, tutti del leader, alcuni dei quali piuttosto lunghi (oltre i dieci minuti), sono vere e proprie narrazioni e anche gli assoli, mai prolissi o gratuiti, risultano costruiti con intelligenza. In proposito una menzione d’onore va a Kurt Rosenwinkel, unico americano della band che, dopo un periodo di relativa notorietà tra fine anni Novanta e inizio Duemila, era un po’ sparito dai radar. E riascoltare le sue incisive linee di chitarra alla Pat Metheny, che ben si adattano alle composizioni di Roman Ott, è un piacere supplementare.
Franchi

Pubblicata sul numero di gennaio 2022 di Musica Jazz


DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

Roman Ott (alto), Kurt Rosenwinkel (chit.), Uri Gincel (p.), Lars Gühlcke (cb.), Peter Gall (batt.).

DATA REGISTRAZIONE

Berlino 5 e 6 novembre 2019.