BÉLA FLECK / EDMAR CASTAÑEDA / ANTÓNIO SÁNCHEZ «BEATrio»

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AUTORE

Béla Fleck / Edmar Castañeda / Antonio Sánchez

TITOLO DEL DISCO

«BEATrio»

ETICHETTA

Thirty Tigers

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Il nome di Fleck è noto agli appassionati di jazz soprattutto per il sodalizio con Chick Corea. Insieme al compianto pianista italo-americano, il John McLaughlin del banjo aveva registrato tre album: «Enchantment», su Concord, del 2007; «Two», per la Stretch, un live del 2015; e infine «Remembrance», sempre dal vivo, uscito dopo la scomparsa di Corea, nel 2024, su Thirty Tigers. E oggi, ancora per quest’ultima etichetta, il banjoista americano produce e pubblica «BEATrio», un disco il cui titolo è ricavato dalle iniziali dei nomi di battesimo dei tre componenti della formazione, oltre a lui l’arpista colombiano Edmar Castañeda e il batterista messicano António Sánchez, storico partner di Pat Metheny. Questo a indicare la paternità condivisa del progetto che, prima della registrazione, era stato rodato in concerto al Blue Note di New York nel settembre del 2024. 

Artista intelligente e curioso, colto e di straordinaria versatilità, Fleck è l’uomo che ha svincolato il proprio strumento dal ruolo subalterno nell’ambito della musica statunitense. Non solo: nel corso della carriera ha saputo abbattere i confini tra i generi, spaziando da un linguaggio all’altro. Basti pensare alla sua formazione più nota, i Flecktones, e all’esperienza di TRIO!, gruppo di all stars con il contrabbassista Stanley Clarke e il maestro del violino elettrico Jean-Luc Ponty. Ma nel percorso di Béla ci sono anche incontri ravvicinati con il repertorio classico («Perpetual Motion», del 2001, accanto al bassista Edgar Meyer, altro fuoriclasse), con la musica contemporanea e con l’universo della world music. A questo terzo filone appartiene l’esperimento – pienamente riuscito – di «BEATrio». 

Nonostante la strumentazione insolita, l’intesa tra i tre si percepisce in modo netto: Castañeda è responsabile del classico tocco latino; Sánchez è una rhythm machine dotata di una fantasia inesauribile; mentre Fleck – che ha composto metà dei brani in scaletta – fa zapping con suprema nonchalance tra mille mondi sonori (country, blues, fusion, bluegrass, musica caraibica e altro) trascinando i compagni verso approdi inediti. Fatta eccezione per temi come Whispers of Resilience e Coda, gran parte dei brani è eseguita a ritmo travolgente. 

La cosa che stupisce? Nonostante l’altissimo livello di virtuosismo, il trio lascia da parte stucchevoli esibizioni tecniche e si concentra sulla musica. Che è davvero di ottima qualità.

Ivo Franchi

DISTRIBUTORE

Goodfellas

FORMAZIONE

Béla Fleck (banjo), Edmar Castañeda (arpa), António Sánchez (batt., perc.)

DATA REGISTRAZIONE

North Adams e Brooklyn, 2025.

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