Mostly Other People Do The Killing «Paint»

2810

AUTORE

Mostly Other People Do The Killing

TITOLO DEL DISCO

«Paint»

ETICHETTA

Hot Cup


Il gruppo dei simpatici «terroristi del be-bop» subisce un’ulteriore rarefazione: dopo la partenza del trombettista Peter Evans la formazione si riduce a un trio, perdendo anche l’apporto di Irabagon (si spera in via del tutto momentanea). È vero però che il membro «volante», Stabinsky, già entrato a far parte in pianta stabile dei gruppi di Evans, si stabilizza, rifulgendo anzi in modo particolare nell’attuale dimensione del trio. Cambiando il formato, la specifica qualità della proposta non muta affatto: come sempre alla base del disco si rinviene un motivo creativo esterno assai peculiare (ispirarsi a tutte le città della Pennsylvania che portino nel proprio nome un colore) e la musica resta inconfondibile. Perciò, di fronte a spunti apparentemente tradizionali, si pongono prassi esecutive che costantemente spingono «oltre» e una particolare (e caratteristica) frenetica tensione, esplicitata in ritmi indiavolati. In questo hanno un peso specifico assai alto le capacità vertiginose dei musicisti: Stabinsky innanzitutto, a tratti davvero prodigioso, ma anche Shea, motore assolutamente inesauribile. Elliott conferma la sua verve compositiva: l’unico brano non originale, Blue Goose, è di Duke Ellington. Un ottimo disco, in definitiva, che si pone in perfetta continuità con i precedenti.

Cerini

[da Musica Jazz, marzo 2018]


DISTRIBUTORE

FORMAZIONE

Ron Stabinsky (p.), Moppa Elliott (cb.), Kevin Shea (batt.).

DATA REGISTRAZIONE

New York, 13-3-17.

Recensione
Voto globale
paint-mostly-other-people-do-the-killingAUTORE Mostly Other People Do The Killing TITOLO DEL DISCO «Paint» ETICHETTA Hot Cup Il gruppo dei simpatici «terroristi del be-bop» subisce un’ulteriore rarefazione: dopo la partenza del trombettista Peter Evans la formazione si riduce a un trio, perdendo anche l’apporto di Irabagon (si spera in via del tutto momentanea)....