Quercus «Nightfall»

5380

AUTORE

Quercus

TITOLO DEL DISCO

«Nightfall»

ETICHETTA

ECM


A quattro anni dal precedente album (inciso, però, nel 2006), ecco il seguito, per questo singolare trio che da quel disco trae oggi il nome. Ne sono artefici tre artisti molto attenti al dettaglio, alla non-retorica, a sonorità scure, concentrate, fortemente evocative e schiettamente nordiche, secondo canoni espressivi, in ciò, quanto mai cari alla casa madre bavarese.

Fra brani tradizionali (prevalenti: sei sugli undici totali), originali e standard (You Don’t Know What Love Is), fra Dylan e Bernstein, i tre (due inglesi, Ballamy e Tabor, e un gallese, Warren) sottendono una trama che definiremmo inesorabile nel suo stendersi incruenta, meticolosamente sorvegliata, scabra, nebulosa, sofficemente reiterata. Warren, in realtà, avrebbe dimestichezza anche con un canto decisamente diverso da quello di June Tabor (ci riferiamo a Maria Pia De Vito, anche nel recente omaggio a Chico Buarque), ma il suo pianismo è qui del tutto in linea col contesto, così come il tenore di Ballamy (raro il ricorso al soprano), entro una coltre apparentemente impenetrabile il cui fascino e insieme – se vogliamo – il potenziale limite risiedono entrambi in una convinta, solenne, quasi religiosa monoliticità climatica. E tutt’intorno, ciò nonostante, un appeal cui non ci si sottrae.

Bazzurro

[da Musica Jazz di settembre 2017]


DISTRIBUTORE

Ducale

FORMAZIONE

Iain Ballamy (ten., sop.), Huw Warren (p.), June Tabor (voc.).

DATA REGISTRAZIONE

Frome, dicembre 2015.