Mescolare il blues: The Sherman Holmes Project e Francesco Piu

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Mescolare il blues - Sherman Holmes

The Sherman Holmes Project «The Richmond Sessions» M.C. Records, distr. IRD

C’erano una volta gli Holmes Brothers. Sherman e Wendell erano fratelli davvero, mentre Popsy Dixon, il batterista, era quello adottato. Per quasi quarant’anni, i tre hanno suonato assieme, fondendo un po’ di tutto. Soul, jazz, folk e blues. E suonando pure con un sacco di colleghi. Come Odetta, Van Morrison e Levon Helm. Cosi, tanto per fare qualche nome. Poi, Wendell e Popsy sono passati a miglior vita e Sherman è rimasto solo. Però senza intenzione d’appendere la carriera al chiodo e adesso, che ha quasi ottant’anni, non ha ancora voglia d’andare in pensione ed è tornato a farsi sentire. Così, ecco «The Richmond Sessions». Disco inciso con un nutrito e fidato gruppo di amici e che suona come una splendida antologia della musica che gli Holmes Brothers hanno cantato e suonato per tanti anni. Con Rock of Ages, il disco parte subito col piede giusto. Il celebre traditional inizia come country e poi, veloce, si trasforma in blues. Genere che bagna pure Liza Jane, che viene subito dopo. Quindi tocca a Don’t Do It (cavallo di battaglia di Marvin Gaye e della Band) dove, a formare una robusta miscela, troviamo il rock col gospel e ancora un po’ di blues. E siamo solo al terzo brano. Alla fine ne mancano ancora otto. Uno più bello dell’altro. Un attimo si è seduti in chiesa e quello dopo si è già sulla strada. Perché, lo si voglia o no, è sempre il blues a comandare. Non per altro, ma tutto è nato da lì. Così, alla fine, anche Green River dei Creedence Clearwater Revival paga pegno. Quello di Holmes è un blues aperto a tutto. Al gospel, come al country e al rock e il risultato ti fa scattare in piedi, a battere le mani. A ogni brano.

Mescolare il blues - Francesco Piu «Peace & Groove» Appaloosa, distr. IRD

Francesco Piu «Peace & Groove» Appaloosa, distr. IRD

Cosa che accade pure ascoltando «Peace & Groove», l’ultimo disco del nostro Francesco Piu. Bluesman di razza che dagli Holmes Brothers ha imparato bene la lezione. Il blues prima di tutto, che anche qui si mescola con gospel, R&B, funky e un po’ di rock. E il risultato è un album che, ad ascoltarlo, è impossibile stare fermi. Ti costringe a battere il piede per terra e a ballare. Accompagnato da un gruppo strepitoso, Piu (con la sua bella voce nera) ci offre sul piatto un disco strepitoso. Da far perdere la testa, e che ti fa sentire la terra vibrare sotto i piedi.

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