JD Allen «Lovestone»

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AUTORE

JD Allen

TITOLO DEL DISCO

«Lovestone»

ETICHETTA

Savant

 


 

Aspettavamo con ansia questa prova dell’ormai consolidato quartetto di JD Allen. E per due motivi. Innanzitutto perché si sapeva che il grande sassofonista avrebbe affrontato delle ballads e un grande musicista, è noto, si vede e si sente da come si avvicina alla riproposizione degli standard su tempo lento. Poi perché la band aveva espresso già molto nel precedente «Radio Flyer» ed eravamo curiosi di capire che direzione avrebbe intrapreso. Pertanto è una piacevole sorpresa constatare che questo momento di riflessione e di intimismo non presenta mai, neanche per sbaglio, un solo momento di stanchezza. Senza voler esagerare, l’intensità emotiva della musica di «Lovestone» ricorda molto da vicino quella di «Ballads» di Coltrane oppure del disco dello stesso Trane con Johnny Hartman. Con un valore aggiunto: l’accurata scelta dei brani che prende le distanze dai battutissimi evergreens del songbook americano. Qui Stranger In Paradise (che peraltro è una composizione di Aleksandr Borodin) fa il paio con Until The Real Thing Comes Along (già superba nella versione di Billie Holiday) mentre Put On A Happy Face (dal musical Bye Bye Birdie) è deliziosa nella sua elegante semplicità. Che altro aggiungere? Solo che si tratta di uno dei dischi più importanti del 2018.

Gaeta

[da Musica Jazz, novembre 2018]

 


 

DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

JD Allen (ten.), Liberty Ellman (chit.), Gregg August (cb.), Rudy Royston (batt.).

DATA REGISTRAZIONE

New York, gennaio 2018.

Recensione
Voto globale
jd-allen-lovestoneAUTORE JD Allen TITOLO DEL DISCO «Lovestone» ETICHETTA Savant     Aspettavamo con ansia questa prova dell’ormai consolidato quartetto di JD Allen. E per due motivi. Innanzitutto perché si sapeva che il grande sassofonista avrebbe affrontato delle ballads e un grande musicista, è noto, si vede e si sente da come si...