IL CD ALLEGATO A MUSICA JAZZ DI AGOSTO 2022
TOMASZ STANKO
«Songs»
Il cd allegato al numero di questo mese è un album nato in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita di Tomasz Stańko, che era nato l’11 luglio 1942 ed è scomparso il 29 luglio 2018. Compilato scegliendo un brano da ciascuno dei suoi numerosi dischi editi da ECM (solo «Dark Eyes» ne ha offerti due), permette di apprezzare, oltre alla formidabile intensità del solismo e delle composizioni del leader, il livello regale degli altri artisti che vi sono coinvolti: basta scorrere i nomi in copertina per rendersene conto. Se è vero che il rapporto tra Stańko e l’etichetta di Manfred Eicher non fu esclusivo, è risultato indubbiamente così ricco di esiti artistici da compensare in qualche modo una certa ritrosia del trombettista rispetto a una piena spettacolarizzazione scenica, offrendogli ampie e meritate opportunità e infine la fama. Tutto questo apparirà più che evidente all’ascolto della nostra selezione.
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IN STREAMING PER GLI ABBONATI
MILES DAVIS – ART BLAKEY – BARNEY WILEN
«Paris Noir»
Tre famosissime colonne sonore incise tra il 1957 e il 1959 che segnano l’incontro tra il grande jazz di matrice americana e il noir di stampo francese. Nel caso di Ascenseur pour l’échafaud entrambe le opere hanno raggiunto notorietà internazionale, sia il film di Louis Malle (1932-1995), primo lavoro di colui che sarebbe diventato uno dei registi più famosi del cinema d’Oltralpe, sia il commento musicale creato da Miles Davis e dai suoi quattro compari (Barney Wilen, René Urtreger, Pierre Michelot e Kenny Clarke) reagendo «in diretta» alle immagini del film proiettato in sala d’incisione.
Le altre due pellicole, largamente dimenticate oggigiorno, sono invece opera di un eccellente artigiano come Èdouard Molinaro (1928-2013), nato a Bordeaux da famiglia italiana, e in seguito autore di moltissimi film di enorme successo di pubblico, tra cui il celeberrimo Il vizietto (1978, con Ugo Tognazzi) e il suo seguito del 1980.
La musica di Un témoin dans la ville fu affidata al sassofonista franco-americano Barney Wilen, già con Miles Davis per Ascenseur pour l’échafaud, in collaborazione con tre maestri statunitensi come Kenny Dorham, Duke Jordan e Kenny Clarke. Per Des femmes disparaissent, invece, la produzione approfittò della presenza parigina dei Jazz Messengers di Art Blakey in una delle loro più grandi incarnazioni: il gruppo con Lee Morgan, Benny Golson, Bobby Timmons e Jymie Merritt, che portò a termine il lavoro muovendosi tra famosi brani di Golson (col titolo francesizzato), un Mambo dans la voiture che non è altro che il Sakeena registrato negli USA l’anno prima e una serie di atmosferici «interludi» di collegamento.
Tre colonne sonore che hanno un posto di riguardo in ogni collezione che si rispetti.
COVER STORY
CHRISTIAN MCBRIDE
Uno dei più importanti contrabbassisti in attività, uomo dalle mille iniziative – bandleader, direttore artistico, da poco anche produttore discografico – traccia al nostro microfono un piccolo bilancio di una carriera che dal 1989 lo ha portato ai vertici della sua professione
DOSSIER
JOHN CAGE
La scomparsa di Roberto Masotti è purtroppo arrivata a interrompere il lavoro su questo articolo, dedicato al suo ultimo lavoro per Seipersei, John Cage: In A Landscape. La «questione Cage», che si era sedimentata in una prima stesura dello scritto, non ha più potuto affrontare la riflessione finale insieme a lui. Per questo ne presentiamo una nuova versione, rivista in molte parti
NEL NOSTRO CD
TOMASZ STANKO SONGS
Quello che vi proponiamo questo mese è un album nato per ricordare ciò che sarebbe ancora stato se il trombettista polacco – che era nato l’11 luglio 1942 e dunque avrebbe appena festeggiato gli ottanta anni – fosse ancora insieme a noi: una rassegna della sua ampia produzione ECM
JAZZ PEOPLE
MARTIAL SOLAL
Dopo lunghi appostamenti, siamo finalmente riusciti a intervistare il leggendario pianista, che alla bella età di 95 anni si è ritirato dall’attività concertistica e occupa le sue giornate dedicandosi alla composizione. Ecco cosa ci ha raccontato in questa intervista esclusiva
VOICES
VANESSA TAGLIABUE YORKE
Nuovo disco e nuove avventure musicali per una delle cantanti e autrici più originali della scena italiana
JAZZ PEOPLE
MA SENTI CHE BEL FILMUn viaggio nel mondo dell’immaginario audiovisivo: stavolta a essere vere sono le musiche, mentre i film non sono mai esistiti
DISCHI DA NON PERDERE
Musica per tutti i gusti nella nostra selezione di agosto
WADADA LEO SMITH, STEVE TIBBETTS, SUBCONSCIOUS TRIO, DAVID VIRELLES, ABRAHAM BURTON/ERIC MCPHERSON, JASON PALMER, BARBARA CASINI, YUKO FUJIYAMA/ GRAHAM HAYNES / IKUE MORI, VINCENT PEIRANI, JEAN-CHARLES RICHARD, MELODY GARDOT & PHILIPPE POWELL, MAX KOCHETOV, UGLJEŠA NOVAKOVIC, OMAR SOSA & MARIALY PACHECO, TRIO SONATA, ROBERTO OCCHIPINTI e SKETCHES OF SPAIN
REPORTAGE
JAZZ IN SERBIA
Come in tutto l’Est europeo, il jazz è stato nel corso del Ventesimo secolo una musica di libertà, ma molti artisti lo hanno volutamente mescolato ai ritmi e alle tradizioni locali. La Serbia non fa eccezione: oggi le cose sono cambiate, ma la storia resta affascinante
PIANO (NON) SOLO
MARCO FUMO
Parliamo con un pianista che, sulla scena dai primi anni Ottanta, ha saputo muoversi all’interno di ambiti assai originali e ben poco frequentati nel nostro Paese
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CIRCUS
MOON IN JUNE
JEFF BECK & JOHNNY DEPP
Un vecchio dio della chitarra e un pirata dei Caraibi si divertono alla ricerca del tempo perduto
OUTSIDERS
«BLUEY» MAUNICK IN INCOGNITO
A dispetto dei 41 anni dall’esordio, i britannici Incognito sembrano degli highlanders della musica e non danno segni di cedimento. Ci facciamo spiegare il perché direttamente dal loro fondatore e leader storico
TROPICÁLIA
RODRIGO AMARANTE
Colloquio con uno dei più brillanti e significativi esponenti della nuova Música Popular Brasileira, artista di grande talento
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CHANSON(G)S
CAVALLI, CAVALIERI, AMAZZONI
La seconda festa dell’etichetta Maremmano (con Appaloosa lì accanto) ci suggerisce un percorso in più tappe quanto mai affollato
CODA: MY FOOLISH EAR
FREDDIE HUBBARD: GLI ANNI SETTANTA INIZIANO COL BOTTO
Un jazz dinamico ed essenziale, rivestito di sottile schiuma elettrica, con accattivanti riff che all’epoca riuscirono influenti e con il tempo non hanno perso la loro suggestione