IL GRANDE LEGRAND

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Che ottobre fantastique per l’ottantunenne Michel Legrand! Prima la pubblicazione della biografia Rien n’est grave dans les aigus, poi il cofanetto «Anthology» curato da Universal e infine il nuovo disco, «Entre elle et lui» (Erato), registrato con Natalie Dessay − il più celebre soprano francese − hanno riacceso di colpo l’interesse nei confronti del pianista e compositore parigino.

Se «Entre elle et lui» rivisita brani di successo scritti per il cinema (il disco è stato presentato il 27 e 28 ottobre davanti al doppio sold out dell’Olympia), «Anthology» è una cavalcata in 15 cd che dà conto del Legrand uomo di musica a tutto campo: arrangiatore, jazzista, sperimentatore, autore di canzoni, commedie musicali, musiche per il teatro. A detta di Libération − e non a torto − qualche vuoto e una selezione parziale rendono questa voluminosa collezione un’occasione in parte mancata.

Chi invece è interessato al Legrand compositore per il cinema − e magari possiede già i 4 cd di «Le cinéma de Michel Legrand», può arricchire la propria collezione con un altro cofanetto: l«Integrale Jacques Demy-Michel Legrand» pubblicata la scorsa primavera in occasione della retrospettiva che la Cinémathèque Française dedicò al regista.

Gli 11 cd riproducono tutte le colonne sonore realizzate da Legrand per Demy: da Les Parapluies de Cherbourg (che valse a Legrand una nomination agli Oscar) a Josephine (versione italiana di Les Demoiselles de Rochefort) a La favolosa storia di Pelle d’Asino e via dicendo. Bonus e inediti sono tali da giustificare un un cofanetto davvero ben fatto.

L Civelli

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