Egberto Gismonti apre in solo la 63° edizione dello Stresa Festival

di Francesco Spezia

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Stresa, 16 luglio 2024

Da cinque anni Egberto Gismonti mancava dai palcoscenici italiani. Dopo la pandemia era stata annunciata la sua presenza a Umbria Jazz nel 2022 assieme a Richard Galliano, concerto che fu in seguito annullato. Va detto che, prima di questa pausa, il multistrumentista e compositore brasiliano si era sempre esibito con regolarità nel nostro Paese: nel 2019 a Roma e Torino, nel 2018 a Mantova, Cormons e Bergamo e nel 2017 a Perugia dopo il set di Stefano Bollani-Hamilton De Holanda, per citare i più recenti.
Questa assenza ha di conseguenza generato molta attesa tra il pubblico accorso da tutto il nord Italia per assistere all’evento. Si trattava della prima data italiana di un piccolo tour europeo proseguito a Nereto e Sibari, anche se sono già previsti altri concerti tra novembre e dicembre di quest’anno.

Egberto Gismonti – Stresa (foto Lorenzo Di Nozzi)

Il concerto stresiano si è svolto come di consueto all’aperto sul lungolago, a pochi passi dalla costa che si affaccia sulle Isole Borromee: una situazione incantevole per gli spettatori ma un’ulteriore sfida per gli artisti, in particolare quelli impegnati in un’esibizione solitaria. Nel suo set pianistico Gismonti ha dovuto fare i conti con gli stimoli provenienti dall’ambiente esterno: il canto degli uccelli, il rumore delle onde, quello dei battelli e infine pure la sirena di un’ambulanza. Anche se in apparenza infastidito da queste interferenze (o forse solamente molto concentrato), Gismonti ha gestito benissimo la situazione, modulando l’intensità della propria esecuzione, più frenetica e percussiva nei momenti «troppo» rumorosi e più lirica e rilassata nei momenti in cui anche il pubblico tratteneva il respiro, ipnotizzato dalle capacità esecutive del Nostro.
La scaletta comprendeva brani originali di Gismonti come Frevo e composizioni altrui come Silence di Charlie Haden, Retrato em branco e Preto di Jobim e Miudinho di Heitor Villa-Lobos. Grande era l’attesa per l’utilizzo della chitarra a dieci corde, strumento col quale Gismonti si è sempre distinto nella sua cinquantennale carriera. Purtroppo lo strumento solitamente utilizzato dal maestro di Carmo è stato danneggiato durante i preparativi per il tour e quello di riserva, provato durante il soundcheck, non ha dato le risposte necessarie. Per questo motivo, con grande rammarico, Gismonti ha dovuto rinunciare a servirsene nel corso dell’esibizione.

Egberto Gismonti – Stresa (foto Lorenzo Di Nozzi)

Nonostante tutto il pubblico ha gradito enormemente, esplodendo a fine concerto in un’ovazione e richiamando sul palco il proprio beniamino per il bis conclusivo e i saluti finali. La parte del festival dedicata al jazz è proseguita fino a domenica 21 luglio; mentre il resto del programma, che si protrae fino a settembre, prevede come di consueto appuntamenti legati al mondo della musica classica.

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