Claudio Fasoli «Inner sounds»

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AUTORE

Claudio Fasoli

TITOLO DEL DISCO

«Inner Sounds»

ETICHETTA

Abeat 


Il nuovo album di Claudio Fasoli, una delle colonne del jazz europeo, è stato registrato benissimo da Stefano Amerio, con un sound spazializzato che può ricordare la collaborazione tra Jan Garbarek e Kenny Wheeler in un album come «Deer Wan».
Ma più che un doppio quartetto, il gruppo all’opera sembra essere un ottetto vero e proprio, impegnato più in un’elegante commistione che in una giustapposizione di forme e dinamiche sonore. Per esempio, Prime si apre con un drone di tastiera che richiama alla mente certe atmosfere del jazz nord-europeo e che, in effetti, dà immediatamente spazio a un sassofonismo che si muove in un ambito non molto dissimile da certi lavori di Garbarek con Rainer Brüninghaus.

Spessissimo il disco non farà che alternare rarefatti soundscapes a un jazz di stampo wheeleriano. Terce si apre con un bel duo di contrabbassi giocato in sottrazione per poi lasciare spazio all’invenzione chitarristica di Calgaro, che dimostra di aver ascoltato con profitto John Abercrombie. Sext si caratterizza per un bel sound in quartetto incentrato su un interessante lavoro pianistico di Decorato e per un finale mosso da un corposo pedale di basso, interrogato dal lavoro creativo di batteria. Nones attacca con un chitarrismo ambient alla maniera dei primi Torn e Frisell, mentre Vespers sembra nutrirsi di un pianismo bleyano che lascia poi spazio all’affascinante invenzione finale di batteria. Compline ha inizio con un duo di chitarra e tromba dal sound dilatato e si risolve in un intrigante sviluppo corale.

Si tratta quindi di un gran bel disco, i cui ampi spazi e momenti dilatati sono in grado di valorizzare la partecipazione e la risposta dell’ascoltatore. Prova ne è l’ultimo brano, Lauds, le cui figure chiuse di contrabbasso – fatte di arpeggi suonati all’unisono – danno il senso di una molteplicità che gioca con l’identico; del resto, l’album si conclude con una bella figura di sassofono e tromba all’unisono che sembra chiederci accoglienza, ossia un ascolto in grado di accompagnarla oltre le tracce di questo riuscitissimo lavoro.

Pier Paolo Martino


 

DISTRIBUTORE

IRD

FORMAZIONE

Michael Gassmann (tr., flic.), Claudio Fasoli (sop., ten.), Michelangelo Decorato (p.), Michele Calgaro (chit.), Andrea Lamacchia, Lorenzo Calgaro (cb.), Gianni Bertoncini (batt., elettr.), Marco Zanoli (batt.)

DATA REGISTRAZIONE

Cavalicco, aprile 2016.

Recensione
Voto globale
claudio-fasoli-inner-soundsAUTORE Claudio Fasoli TITOLO DEL DISCO «Inner Sounds» ETICHETTA Abeat  Il nuovo album di Claudio Fasoli, una delle colonne del jazz europeo, è stato registrato benissimo da Stefano Amerio, con un sound spazializzato che può ricordare la collaborazione tra Jan Garbarek e Kenny Wheeler in un album come «Deer Wan». Ma...