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Le Origini del Bop

In cerca di un modo nuovo di scrivere le proprie irrequietezze, Jack Kerouac era stato illuminato dall’improvvisazione bop: ritmata, fluida e soprattutto spontanea. Ma suona molto strano il perché, proprio quando volle descrivere «dal di fuori» questa musica, l’autore di romanzi epocali come Sulla strada e I sotterranei abbia finito col produrre pagine deludenti. Ecco come apriva il suo breve saggio narrativo L’origine del Bop: «Il Bop è cominciato col jazz forse in un pomeriggio soleggiato da qualche parte su un marciapiede, forse nel 1939, 1940, durante una passeggiata di Dizzy Gillespie o Charley [sic!] Parker o Thelonious Monk, che, passando davanti a un negozio di abbigliamento maschile sulla 42a Strada o a South Main a Los Angeles, improvvisamente hanno sentito da un altoparlante un jazz folle, incredibilmente sbagliato, che poteva risuonare solo dentro la loro testa visionaria. Ed ecco nascere una nuova arte. Il Bop» (in L’ultima parola, edizioni […]

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